Mika al Summer Festival: "Il mio amore per la Toscana"

Il cantante Mika porterà il suo nuovo tour europeo a Lucca il 19 luglio, descrivendo la città come la sua seconda casa e sottolineando il legame speciale con la Toscana. Il concerto promette uno spettacolo unico che unisce teatro e musica, senza limiti di genere.

Mika al Summer Festival: "Il mio amore per la Toscana"

Mika al Summer Festival: "Il mio amore per la Toscana"

Ha scelto Lucca e il Summer Festival come unica data italiana del nuovo tour europeo. Mika porterà su quel palco, il 19 luglio, tutto il suo nuovo se stesso e soprattutto il suo dialogo con la Toscana e con l’Italia.

La data si avvicina, Mika. Che pubblico ti aspetti a Lucca?

"Sai che non lo so e anche questo mi intriga. Immagino un pubblico curioso, caldo e generoso dato che è una città che ha un legame molto forte e antico con la musica. E poi, mi auguro, anche un po’ pazzo".

E’ vero che senti Lucca come la tua seconda casa?

"Verissimo. Ho passato il Capodanno a Lucca con tutta la mia famiglia tirando i petardi in una piazzetta segretamente insieme a mio nipote, forse non lo dovrei dire. Lucca è piccola, ma ti consente di fare cose che, ad esempio, a Firenze non posso fare".

Quanto e come vivi la Toscana?

"Moltissimo. Ho questa casa studio tra Lucca e Firenze dove sono piovuto casualmente anni fa, dopo una litigata furibonda con il mio compagno. Esco a far la spesa, viaggio anche un’ora per comprare la verdura in un orto biologico fantastico vicino Lucca. Conosco tante persone che ti danno il cuore, questo ti dà il senso di esistere. Se non hai questo approccio non vivi la Toscana".

Ti sei rappacificato da quella litigata, la Toscana vi ha riunito?

"Sì. Anche lui poi si è innamorato di questo posto speciale".

Ti ha conquistato un po’ anche la tavola?

"Non direi. A Firenze i ristoranti sono tutti uguali con i piatti e i prezzi tutti uguali. Mi piace la gente, armata di una follia poetica assoluta, pronta a ballare fino alle tre di notte nelle feste in giardino".

Che spettacolo sarà quello del 19 luglio?

"Sono super felice di portare questo show che unisce teatro e musica. Vengo da tante culture diverse, credo che la mia musica debba fare altrettanto senza porsi limiti, con la libertà di andare verso quella classica, il pop, l’elettronica. Gli artisti devono avere il coraggio di costruire mondi nuovi senza avvitarsi sul solito giro di promozione del disco, un meccanismo totalmente erosivo".

Non ti fermi mai vero?

"Mi sento come stessi facendo un salto mortale. Sto registrando e facendo concerti in cinque Paesi e in quattro lingue. A 25 anni era una cosa, oggi mi servono le vitamine".

Dedicherai questo concerto a qualcuno?

"Magari sì lo farò, il 19 luglio da quel palco bellissimo del Summer Festival".

Laura Sartini