OLGA MUGNAINI
Cronaca

Milena Vukotic e Pirandello: "Prima Dina, ora la Signora Frola"

"Così è (se vi pare)" torna alla Pergola da martedì 13 febbraio per la regia di Geppy Gleijeses

Milena Vukotic e Pirandello: "Prima Dina, ora la Signora Frola"

Milena Vukotic e Pirandello: "Prima Dina, ora la Signora Frola"

"La commedia della curiosità e il dramma ignoto". Sono le parole di Luigi Pirandello per definire il suo "Così è (se vi pare)", testo teatrale nato nel 1917 dalla novella "La signora Frola e il signor Ponza suo genero". Una trasposizione tanto fortunata da far dire alla critica di allora che la rivoluzione teatrale di Pirandello inizia proprio da qui. Lo spettacolo torna alla Pergola da martedì 13 a domenica 18 febbraio (ore 21, giovedì ore 19 e domenciao re 16), per la regia di Geppy Gleijeses, con un allestimento che utilizza le moderne tecnologie per portare il pubblico nell’insondabile mistero della vita, della verità e delle sue apparenti certezze. Accanto a Milena Vukotic, nei panni della Signora Frola, ci sono Pino Micol e Gianluca Ferrato. Ma anche ologrammi tridimensionali creati dal video artist Michelangelo Bastiani, piccoli uomini e donne che rappresentano gli altri personaggi dell’opera, che inutilmente si affannano per scoprire una verità che non esiste.

Signora Vukotic, per lei questo testo è un ritorno.

"Sì, negli anni Settanta ho avuto l’occasione di interpretare la ragazzina Dina nella compagnia di Paolo Stoppa e Rina Morelli. Ora, da anziana, sono la Signora Frola: questi anni mi sono serviti per maturare e capire meglio, più in profondità questo capolavoro".

In breve, qual è la storia?

"In una città di provincia si cerca invano di far luce sull’identità della moglie del nuovo segretario della Prefettura. E’ la figlia della Signora Frola, come lei stessa sostiene con certezza, oppure quella donna è morta durante un terremoto e la moglie del segretario è tutt’altra persona, come sostiene quest’ultimo?"

Partendo da "Così è se vi pare", qual è l’attualità di Pirandello?

"È stato uno dei primi psicologi della nostra era e ha saputo scavare e rappresentare l’essere umano. E’ moderno da molti punti di vista. Il nostro spettacolo suggerisce una visione da ‘cannocchiale rovesciato’ come diceva il critico Giovanni Macchia. E per ribadire l’idea del capovolgimento, in scena ci sono superfici che ci rispecchiano e riflettono. Infatti Pirandello ci dice che il nostro animo è difficile da spiegare e imbrigliare in una sola forma".

Chi è allora la signora Frola?

"Un personaggio indefinibile, descritto come umile e semplice ma in realtà portatore di altra fisionomia. Non a caso la vicenda non si conclude affatto e tutto termina con una forte risata".