"Sono convinta che se fossi stata un dirigente uomo, non avrei ricevuto quelle stesse missive, con quello stesso tono. Oggi in questo Paese le donne in posizioni apicali danno ancora fastidio a qualcuno, soprattutto quando non si limitano a dire solo quello che è previsto dai protocolli e suggerito dai superiori, quasi sempre uomini". Non usa mezzi termini la dirigente scolastica del Leonardo da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, in merito alle tre lettere anonime con offese, minacce e, in un caso, escrementi, che gli sono state recapitate. "Quel qualcuno, protetto dall’anonimato, trova normale scrivere insulti irripetibili e dire “Stai zitta!” alla destinataria di turno – continua Savino –. L’Italia, fra l’altro, deve fare ancora i conti con questo tema. Poniamoci tutti qualche domanda".
La donna, autrice di una circolare inviata a tutti i suoi studenti – il 21 febbraio 2023 – dopo il pestaggio condotto da sei militanti del collettivo di destra Azione Studentesca avvenuto qualche giorno prima davanti al liceo Michelangiolo, spiega che ha "piena fiducia nel lavoro delle autorità" e che "niente è cambiato e proseguo serenamente il mio compito di dirigente scolastica". Le missive sono arrivate alla segretaria scolastica della Leonardo da Vinci: la prima più o meno un anno fa, la secondo e la terza nei primi mesi del 2024. "Sei una t...", oppure "Smettila di scrivere c...", è parte del contenuto del testo di due delle lettere. La donna ha così deciso di fare denuncia alla polizia. La Digos ha preso in mano il caso e disposto l’acquisizione di materiale biologico finalizzata alla prova del Dna, per cercare di risalire all’autore (o agli autori) delle lettere attraverso la saliva o le impronte lasciate sulla busta e sul foglio dove è stato scritto il testo.
Nella terza missiva, la dirigente scolastica ha invece trovato una pagina bianca con degli escrementi sopra. I tre messaggi potrebbero essere collegati direttamente al contenuto della circolare che la donna scrisse dopo i fatti del Miche, che provocò non poche polemiche e divisioni per i contenuti di natura antifascista. "Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque – scrisse la donna –, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti".
La circolare fece molto discutere e fu commentata anche dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara: "È una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete ad una preside – disse Valditara – lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà".
Solidarietà alla preside Savino, è invece arrivata ieri da Sara Funaro, candidata sindaco per il centrosinistra a Firenze e assessore al Welfare nella giunta Nardella: "Non è tollerabile che si provi a intimorirla per aver difeso i principi costituzionali – spiega Funaro – e per aver ispirato gli studenti alla non violenza e al dialogo. Un abbraccio ad Annalisa, siamo con te".