
Intervenuta la polizia (Foto repertorio Ansa)
Firenze, 13 settembre 2023 – Un fiorentino di 47 anni ha minacciato di morte l’ex moglie dalla quale stava divorziando con una tanica di alcol etilico. È accaduto ieri notte alle 2:00 in zona Isolotto: l'uomo ha aspettato la donna, anche lei fiorentina di qualche anno più giovane, nell’androne del condominio per poi minacciarla di dargli fuoco con l’alcol che aveva con sé.
La donna è riuscita a divincolarsi e con uno scatto è uscita dal condominio, è salita sulla propria macchina ed è fuggita. L’uomo è partito all'inseguimento della ex moglie, tentando anche di speronarla durante il tragitto fino ad un incrocio semaforico all’Isolotto dove la donna è stata costretta a fermarsi per forza di cose.
A questo punto l’uomo sarebbe sceso dalla sua vettura e, dopo averle bussato al finestrino, le avrebbe intimato di sbloccarlo su WhatsApp, sottolineando che tanto l’avrebbe aspettata sotto casa dove prima o poi sarebbe dovuta tornare.
Scattato il verde al semaforo la donna sarebbe riuscita a perderlo di vista e ad allertare finalmente il 112.
La polizia di Stato, subito intervenuta, ha appreso che l’episodio della scorsa notte sarebbe stato solo l’ultimo di una serie pregressa di minacce, pedinamenti e intimidazioni varie, anche tramite messaggi WhatsApp. Il tutto, alla fine, avrebbe anche scoraggiato la vittima dal rivolgersi prima alle forze di polizia.
I poliziotti si sono quindi messi subito sulle tracce della persona i cui comportamenti riferiti e subiti dalla ex moglie, nel tempo si sarebbero concretizzati nel reato di maltrattamenti in famiglia.
Gli agenti, dopo appurate ricerche, lo hanno rintracciato vicino al proprio posto di lavoro nella provincia di Firenze. Nella sua auto è stata trovata e sequestrata una tanica di alcol etilico denaturato, la stessa verosimilmente utilizzata per mettere in atto le sue ultime minacce.
Sequestrato anche il suo telefono cellulare sul quale gli investigatori non escludono possono essere trovate tracce riconducibili all’accusa di atti persecutori.
In attesa della convalida dell’arresto, per l’indagato si sono aperte le porte del carcere fiorentino di Sollicciano.