“L’ordinanza, il primo passo”. I commercianti votano sì ma rilanciano subito: “Ora vigili di quartiere”

Confcommercio e Confesercenti favorevoli alle misure anti degrado. “Lo stop alle 21 è un segnale politico nella giusta direzione. Non fermiamoci”

Minimarket, scattano i provvedimenti (New Press Photo)

Minimarket, scattano i provvedimenti (New Press Photo)

Firenze, 8 settembre 2024 – Giudizio positivo, purché non ci si fermi qui e si arrivi possibilmente a presidi fissi. L’ordinanza di chiusura di minimarket e locali che vendono alcolici e superalcolici che già hanno dato problemi di microcriminalità e degrado (in 19 vie tra i Quartieri 1, 2, 4 e 5) piace a Confcommercio e Confesercenti che però puntano oltre. Dare un segnale che il centro non è terra di nessuno va nella giusta direzione, ma per le due associazioni serve anche il vigile di quartiere come ’evoluzione’ a lungo termine delle pattuglie a piedi entrate in servizio dopo l’aggressione al 91enne in via Finiguerra.

“La città in certe fasce orarie è fuori controllo, se ci sono strumenti come le chiusure anticipate in strade difficili ben vengano”, sottolinea il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano prima di raccontare l’ennesimo parapiglia avvenuto davanti al suo locale. “Un balordo prima ha cercato di assalire un cliente, poi quando sono intervenuti camieri e barista per fermarlo si è rivolto a me minacciando di tornare e spaccare tutto, così ho avvertito la polizia. Voleva aggredirmi ma sono stato difeso da chi era presente. La notte invece ci hanno rubato ancora le piante... E’ un altro balordo che ha già colpito più volte. E’ un altro episodio di una lunga serie e dice che serve una revisione dell’attuale sistema di sicurezza: le telecamere vanno bene, ma la presenza fisica è più importante. Penso al vigile di quartiere, a presidi fissi nelle zone a rischio”.

Zone rosse come quelle indicate dall’ordinanza del Comune sui minimarket. Per Confcommercio la mappa è esaustiva: “La chisura alle 21 è un segnale politico di attenzione. Va bene ma bisogna anche chiudere il cerchio, punire in modo più efficace chi abusa di alcol e droga”.

Lo stop anticipato ai minimarket nelle zone a rischio della città è apprezzato anche dal responsabile Confesercenti Città di Firenze, Lapo Cantini. Secondo l’associazione “l’ordinanza può servire”, ma ancora una volta è soprattutto sulle pattuglie a piedi che battono i commercianti.

“Vedere le forze dell’ordine, poterci parlare in strada restituisce fiducia anche ai commercianti – sottolinea Cantini – Queste nuove misure anti degrado hanno un taglio sperimentale, ma nei prossimi mesi servono interventi specifici su altre zone come le Cascine, questo deve essere solo il punto di partenza. Giusto e necessario inoltre il sostegno agli eventi nelle piazze, perché se le riempiamo le recuperiamo”. La soluzione più efficace, di nuovo e in attesa “di pene più severe contro lo spaccio di droga a livello nazionale”, sembra quella del vigile di quartiere: “Siamo favorevoli e pronti a discuterne”.

Leonardo Biagiotti