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Fiorentina-Napoli, il caso del baby tifoso: "Mio figlio ha dovuto nascondere la maglia"

Il racconto di un padre in tribuna domenica sera: "Uno steward ci ha consigliato di non mostrare i colori del Napoli per evitare guai"

Fiorentina-Napoli, il caso del baby tifoso: "Mio figlio ha dovuto nascondere la maglia"

Firenze, 31 agosto 2022 - Conto alla rovescia per gli inevitabili daspo con cui saranno puniti i due tifosi viola del parterre protagonisti del battibecco di domenica sera con l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti. Faccia a faccia. Lorenzo Straccali, 50enne di Scandicci, imprenditore del settore abbigliamento, rischia il cartellino rosso dal Franchi per quel faccia a faccia dopo il novantesimo in cui ha tentato, allungando un braccio, anche di colpire il tecnico di Certaldo.

Ma per lui, che ha l’hobby dell’allenatore, il provvedimento che il questore di Firenze, Maurizio Auriemma, pare proprio in procinto di firmare, potrebbe avere effetti anche sulla sua passione. Alcuni giorni fa, su Facebook, Straccali, inserito fino ad agosto nei quadri tecnici del Legnaia, aveva annunciato che il primo settembre sarebbe entrato a far parte della Tau Academy. Ieri, la blasonata società di Altopascio che ha sfornato fior di talenti (l’ultimo si chiama Asllani, passato dall’Empoli all’Inter) ha smentito qualsiasi rapporto: "il tifoso, protagonista della vicenda, non ha mai fatto parte dell’organigramma dello staff societario, non è tesserato per la stagione in corso e non era in procinto di sottoscrivere un accordo di collaborazione".

Ieri, Straccali ha rimandato qualsiasi dichiarazione, ma alle persone a lui vicine non ha nascosto il dispiacere per un fatto che gli è sfuggito di mano.

Il "giallo" della bottiglietta. Da dove arriva la bottiglietta che il tifoso ultrasettantenne di Rignano sull’Arno ha fatto rimbalzare, dopo averla scagliata, addosso a Spalletti?

La marca è la stessa dello sponsor del Napoli. Quel medesimo tipo di bottiglie da mezzo litro era presente, in abbondanza, nella panchina del Napoli, vicinissima al posto occupato dal tifoso. Impossibile, quindi, che sia sfuggita ai controlli all’entrata, più che probabile che sia arrivata proprio dalla panchina partenopea. Per il lancio di oggetti negli stadi, c’è il rischio anche di una denuncia. Così, la “punizione“ per il tifoso più anziano, rischia di essere doppia.

La maglietta del bimbo. Ma il caso Franchi, che sui media napoletani ha trovato ampissimo risalto, non si è ancora sopito. E dopo le dichiarazioni post gara di Spalletti, ci ha pensato il calciatore Matteo Politano a rinfocolare la polemica commentando il caso di Antonio, un bambino di nove anni, di nazionalità francese ma tifosissimo del Napoli.

Le telecamere di Dazn lo hanno inquadrato seduto nella tribuna del Franchi con la sua maglietta del Napoli al contrario. "Costretto" a metterla al contrario, secondo alcuni siti partenopei. Il padre, contattato dal sito serieAnews, ha precisato che sono stati gli steward a "consigliare" di non esporre platealmente la maglietta di Mertens in un settore popolato per la stragrande maggioranza da supporter di altra fede.

Secondo quanto si apprende, sarebbe un’indicazione generale fornita agli addetti al controllo, che vale in tutti gli stadi italiani, mirata a prevenire focolai di tensione. Per Politano resta "un brutto episodio".

ste.bro.