OLGA MUGNAINI
Cronaca

Mirò, il maestro del surrealismo. Gli amici, le opere

La ’Dona Voltada d’un Vol d’Ocells’ è una delle più grandi opere dipinte da Joan Mirò, che lo stesso artista...

La ’Dona Voltada d’un Vol d’Ocells’ è una delle più grandi opere dipinte da Joan Mirò, che lo stesso artista...

La ’Dona Voltada d’un Vol d’Ocells’ è una delle più grandi opere dipinte da Joan Mirò, che lo stesso artista...

La ’Dona Voltada d’un Vol d’Ocells’ è una delle più grandi opere dipinte da Joan Mirò, che lo stesso artista catalano donò a Montecatini Terme. Nella cittadina termale della Toscana, Mirò avrebbe dovuto realizzare, con sua grande gioia, una grande mostra nel 1980. Ma ormai quasi novantenne, il maestro del surrealismo non se la sentì di mettersi in viaggio, decidendo però di regalare a Montecatini una tra le cinque tele più grandi al mondo da lui realizzate, e certamente la sua più grande conservata in Italia.

Quel dipinto è al centro della mostra in corso (fino al 29 giugno) al Mo.C.A., il Montecatini Terme Contemporary Art, per raccontare una storia che si intreccia con un altro personaggio legato alla città delle acque, che lì visse e divenne il fulcro di una grande attività culturale.

Si tratta di Carlos Franqui, legato al maestro catalano da un profondo rapporto di stima e di affetto. Franqui era arrivato a Montecatini negli anni Settanta da Cuba, dove era nato nel 1921 a Cifuentes. Fin da giovanissimo era entrato a far parte del Partido Socialista Popular. Dopo il Golpe di Batista, all’inizio degli anni Cinquanta, aderì al Movimento del 26 luglio, che avrebbe dato vita alla Rivoluzione del ’59. Arrestato e spedito in esilio, prima in Florida e poi in Messico, si riunì con Fidel Castro e Che Guevara, prima di tornare in patria a combattere. A Montecatini si stabilì con la moglie e il figlio, e nel 1980 mise in piedi il più grande evento della storia culturale della cittadina termale toscana: il Maggio Mirò, grande esposizione collettiva con opere inedite di pittori contemporanei di fama mondiale, da Arroyo a Rebeyrolle, Cuevas, Tapies, Pignon, Arp, chiamati a confrontarsi con il lavoro di Joan Mirò, che inviò la sua ’Dona Voltada d’un Vol d’Ocells’.

E’ questa la storia della mostra ’Joan Mirò a Montecatini Terme’, che ripercorre quanto accaduto attraverso i ricordi di Carlos Franqui, che fu anche ministro della Cultura a Cuba, ideatore del Salon de Mayo all’Avana; e dello stesso Maggio Miró, di Alberto Lapenna e Bruno Banchelli, assessori del Comune di Montecatini Terme nel 1980.

Una sala del Mo.C.A. è completamente dedicata alle innumerevoli foto scattate all’epoca dallo Studio Rosellini; mentre un’altra vede esposte le opere realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo i quali accolsero con gioia l’invito di Franqui a venire a Montecatini Terme per rendere omaggio all’opera e alla figura del più grande dei surrealisti: Antoni Tapies, Roberto Estopinan, Amadeo Gabino, Baruj Salinas, Manolo Rivera, Hans Jean Arp, Emilio Tadini, Jose’ Miguel Ullan, Jose’ Luis Cuevas, Renato Guttuso, Titina Maselli, Valerio Adami, Francis Biras, oltre allo stesso Carlos Franqui e Jacques Dupin, il poeta caro amico di Miró.

Fra le particolarità in esposizione ci sono gli splendidi scatti inediti di Alfredo Melgar, amico dell’artista catalano, che fermano nei ricordi lo studio di Palma di Maiorca con Mirò e la tela, e il filmato concesso dalla Rai del tg regionale, servizio storico andato in onda nel 1980, in cui si saluta l’arrivo della tela a Montecatini Terme, grazie alla collaborazione del giornalista Marcello Paris.

La rassegna è a cura del professor Bruno Ialuna e l’organizzazione della stessa si deve a Mare Laboratorio di innovazione sociale.