Mita, obiettivo America. L’Its di Scandicci, ormai un faro del comparto pellettiero, prova a resistere alle mareggiate della crisi proponendo novità e soluzioni formative per affrontare ilcambiamento del modello produttivo. E il dato sulle iscrizioni ai corsi partiti di recente sembrano dar loro ragione, visto che le presenze sono in aumento rispetto agli anni passati.
L’ultima novità sono i percorsi di scambio che il Mita sta perfezionando con gli Stati Uniti. In ‘missione’ è andata la direttrice della fondazione, Antonella Vitiello che sta lavorando per dei summer camp in Georgia e a New York.
"In Georgia – ha detto Vitiello – abbiamo preso contatti con il Savannah College, specializzato in carriere nel mondo creativo, in particolare su moda, marketing e comunicazione.
A New York lavoreremo con il Fashion institute of technology.
Questi scambi permetteranno ai nostri allievi di farsi ‘contaminare’ dalle modalità di studio e poi dalla gestione sul campo sul modello statunitense, e agli studenti americani di prendere qualcosa dai nostri processi".
Il Mita sta ultimando il trasferimento nella struttura che si trova tra il Russell-Newton e il palazzo di Kering. In quest’ala si tengono i corsi, ma sono in fare di completamento anche i laboratori che permetteranno ai ragazzi di fare pratica prima di cominciare gli stage in azienda.
Il comparto moda è in crisi, ma nel tentativo di uscirne sarà fondamentale il ‘pensatoio’ per rinnovare i cicli produttivi, capire le motivazioni che hanno portato i consumatori a cambiare schema, e trovare nuove vie per ripartire.
La percezione è che i volumi degli ultimi tre-quattro anni resteranno un sogno, ma alla fine con un processo rinnovato, un quadro chiaro del consumo e delle abitudini, sarà possibile provare a risalire la china. I giovani nel frattempo continuano a scegliere i corsi del Mita, che ha ramificazioni in buona parte dell’area fiorentina. A Scandicci, grazie ai fondi Pnrr saranno allestiti dei laboratori con macchinari e strumentazioni di ultima generazione. Spazi specialistici non solo per la pelletteria, ma anche per il settore calzaturiero, il tessile con filatura e maglieria, gli accessori metallici. Saranno laboratori a disposizione della comunità educante, dei centri formativi, dei brand. L’obiettivo è quello di essere l’hub del sistema moda toscano.
Del resto la moda negli ultimi tempi sta attraversando un forte periodo di crisi e la formazione si presenta a tutti gli effetti come un alleato per il rilancio
Fabrizio Morviducci