PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Moda, l’affanno delle aziende. Licenziamenti e protesta alla Fcm: "Impatti devastanti sulle famiglie"

La dirigenza ha annunciato la cessazione dell’attività per mancanza di lavoro. I sindacati: "Inaccettabile" .

Moda, l’affanno delle aziende. Licenziamenti e protesta alla Fcm: "Impatti devastanti sulle famiglie"

Il presidio di protesta dei lavoratori del comparto della moda dopo l’annuncio dei diciotto licenziamenti

L’ennesima crisi nel mondo del lavoro nella Piana. Anche questa nel settore moda visto che a essere coinvolta è la Fcm, con sede a Campi in via Fornello, specializzata nella realizzazione e nel commercio di minuterie metalliche per borse e scarpe e di proprietà della multinazionale Oerlikon. Una brutta storia, iniziata a metà settembre quando, poco prima della fine dell’orario di lavoro, la dirigenza della Fcm comunicò ai diciotto dipendenti che avrebbero potuto svuotare gli armadietti perché nell’arco di poco tempo l’azienda avrebbe cessato l’attività. ‘Quel tempo’ è passato e da lunedì prossimo, 7 ottobre, la fabbrica è da considerarsi chiusa. Contemporaneamente, da parte di Confindustria Toscana, l’invio della procedura di licenziamento a istituzioni e parti sociali. Da qui la decisione, ieri , di dare vita a un presidio, l’unico modo, come hanno spiegato gli operai, per evitare che il luogo dove lavorano da tempo "possa essere svuotato di attrezzatture e macchinari". Una scena già vista. Come aggiunge Maurizio Garofano, della Fiom Cgil, "l’azienda ha motivato la scelta riconducendosi alla contrazione del lavoro, derivante dalla flessione del settore". E ancora: "Un comportamento inaccettabile sia da parte della dirigenza che di Confindustria. Abbiamo attivato tutti i percorsi utili a salvaguardare l’occupazione chiedendo un incontroe all’azienda che c’è stato, ma senza apertura rispetto al ricorso ad ammortizzatori sociali o altri strumenti che potrebbero attenuare l’impatto sulle famiglie coinvolte. Anzi, Fcm ha già provveduto alla messa in liquidazione della società e, dopo neanche 3 settimane dall’invio della procedura di licenziamento, è pronta a dismettere il sito".

Una situazione paradossale, come previsto dalla messa in liquidazione, fino a due giorni fa i lavoratori stavano continuando a evadere gli ordinativi: "Vorremmo capire – dice Garofano - cosa sta succedendo e verificare se c’è la possibilità di manifestazioni di interesse prima di disperdere il prodotto e le maestranze". Con il presidio i lavoratori hanno ‘chiesto’ a Fcm di "rivedere la decisione presa nella speranza che si possa aprire un confronto vero e che apra a soluzioni alternative. "Per questo chiediamo che ai tavoli sieda anche Oerlikon, gruppo che impiega oltre 2.300 dipendenti e che ci sembra impossibile non possa trovare una soluzione per 18". Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore Ballerini: "Senza alcun preavviso, con un tavolo aperto presso l’unità di crisi della Regione riguardante tutto il settore, l’azienda chiude le porte e manda a casa i lavoratori. Non solo esprimiamo loro la nostra vicinanza, ma faremo di tutto per portarla a un tavolo per discutere in modo serio come trovare una soluzione".