Oggi alle 11 a Palazzo Piacentini a Roma si terrà il tavolo nazionale sul settore moda convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Per la Regione Toscana ci saranno l’assessore all’Economia Leonardo Marras e Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani. Parteciperanno anche i rappresentanti delle principali associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, con l’obiettivo di trovare soluzioni – e quindi adeguate misure di sostegno e incentivi – per sostenere le imprese del settore.
A confermare il quadro negativo del sistema moda è l’ultimo Monitor dei distretti e dei poli della Toscana, elaborato dall’ufficio studi di Intesa Sanpaolo. Nei primi nove mesi del 2024 i distretti industriali e i poli tecnologici della regione hanno registrato un balzo significativo nelle esportazioni, con un incremento complessivo di oltre 4,4 miliardi di euro (+19,1 per cento) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e contro il +3,7 per cento registrato a livello nazionale. A trainare questa performance sono stati però soprattutto l’eccezionale crescita del distretto dell’Oreficeria di Arezzo (+119 per cento) e del polo Farmaceutico toscano (+33,3 per cento), che insieme rappresentano oltre il 45 per cento delle esportazioni delle specializzazioni monitorate.
La moda, invece, attraversa una crisi significativa. Il distretto della Pelletteria e calzature di Firenze ha registrato un crollo delle esportazioni del 21,5 per cento, mentre il distretto dell’Abbigliamento di Empoli ha segnato un -7,7 per cento. Questi numeri riflettono non solo la debolezza della domanda internazionale e il calo dei consumi, ma anche il peso di politiche distributive e riorganizzazioni logistiche che hanno penalizzato l’area fiorentina.
La situazione appare particolarmente critica nei mercati tradizionali di riferimento. Le esportazioni verso la Svizzera, che fungeva da hub logistico per molte maison del lusso, sono crollate dell’84,1 per cento, un dato solo parzialmente compensato dalla crescita verso mercati come Stati Uniti (+27,1 per cento), Giappone (+27,7 per cento) e Cina (+2,5 per cento). Anche il Tessile e abbigliamento di Prato ha subito una contrazione complessiva del 3,7 per cento, con il tessile in calo del 10,7 per cento, mentre l’abbigliamento ha mostrato una lieve tenuta (+2,5 per cento).
Nel distretto della Concia e calzature di Santa Croce, le esportazioni sono diminuite del 3,3, con un crollo delle calzature (-22,4 per cento) solo parzialmente compensato dalla crescita della pelletteria (+2 per cento). "I distretti e i poli tecnologici toscani continuano a mostrare un buon andamento confermando la capacità di cogliere le evoluzioni del mercato - commenta Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. Come Banca dei Territori supportiamo il processo di crescita anche internazionale delle imprese attraverso un approccio integrato che unisce alle soluzioni finanziarie, percorsi formativi e una consulenza altamente specializzata, grazie ai nostri professionisti sul territorio e a partnership strategiche all’estero". Nei primi nove mesi 2024 la banca ha erogato finanziamenti per 1,2 miliardi di euro alle imprese toscane e umbre.