FIRENZE
Cronaca

Molestie, rapine e paura. Le mamme infuriate di Borgo Ognissanti: "Ora parlerà la piazza"

Via della Scala, via Il Prato e Orti Oricellari: il triangolo grida aiuto. Lunedì i residenti scenderanno in strada per chiedere soluzioni. "Le nostre figlie avvicinate e importunate mentre vanno a scuola".

Molestie, rapine e paura. Le mamme infuriate  di Borgo Ognissanti: "Ora parlerà la piazza"

Molestie, rapine e paura. Le mamme infuriate di Borgo Ognissanti: "Ora parlerà la piazza"

di Rossella Conte

Stavano andando a scuola quando due uomini le hanno avvicinate e, con alcune avances, hanno chiesto alle due sorelle di 15 e 13 anni di saltare lezione e rimanere con loro. Naturalmente le due ragazzine non si sono lasciate convincere e hanno raccontato tutto ai genitori. E’ solo uno degli episodi finiti nel dossier di testimonianze raccolto dalle mamme della scuola francese LVH di via della Scala che hanno lanciato una petizione per dire basta alla micro criminalità e al degrado che avvolge il fazzoletto di città compreso tra via della Scala, via degli Orti Oricellari, via Santa Lucia, via Palazzuolo, via Il Prato e Borgo Ognissanti. Lunedì 4 dicembre alle 13.15 scenderanno in strada per chiedere più controlli contro una situazione che peggiora giorno dopo giorno e che è descritta nel volantino che è stato distribuito.

"Rapine, inseguimenti, lancio di pietre, molestie verbali a ragazzine adolescenti, spacciatori, persone che si drogano, ubriachi che urinano in pieno giorno davanti ai bambini, gente che fa i bisogni accanto all’ingresso della scuola, automobili vandalizzate coperte di vomito, biciclette rubate. Noi non ne possiamo più" si legge.

"Vogliamo una presenza costante delle forze dell’ordine. I nostri ragazzi non sono al sicuro. Abbiamo paura" sottolinea Benedetta Angioni, una delle portavoce del gruppo, che ha partecipato anche al presidio anti spaccate organizzato in Borgo Ognissanti. Le testimonianze dei genitori sono tante. Camilla segnala le persone ubriache che si aggirano nei pressi della scuola, Emanuele il "buco" a cielo aperto in via degli Orti Oricellari mentre Cristian l’uomo che ha urinato a cielo aperto davanti ai piccoli. I racconti sono drammatici. Vivi, per esempio, abita vicino al consolato americano.

"Sono seriamente preoccupata per la mia bambina. Ogni giorno uscendo di casa per accompagnarla a scuola siamo costretti a fare letteralmente lo slalom tra spacciatori, delinquenti, ubriachi e persone moleste di ogni tipo. Abbiamo segnalato la situazione alle forze dell’ordine ma fino ad ora niente. Stiamo seriamente pensando di trasferirci" racconta. Poi c’è Elisa preoccupata per sua figlia che, mentre andava in bicicletta da un’amica, "a pochi isolati dal nostro, sempre sul Lungarno Vespucci, è stata seguita da un ragazzo non italiano. È riuscita ad entrare nel portone chiudendolo fuori. Quando sono andata a prenderla era terrorizzata e piangeva".

E c’è il babbo che punta il dito contro gli uomini semi nudi che gironzolano nella zona. "Anche noi saremo accanto delle mamme - conclude Fabrizio Carabba, presidente dell’associazione Borgo Ognissanti -, questa zona è diventata terra di nessuno. Bisogna fare qualcosa prima che sia veramente troppo tardi".