Molotov contro il consolato, Nardella: “Gesti alimentati dall’odio”

Il legale del giovane fermato: “E’ molto scosso”

Carabinieri e polizia davanti al consolato

Carabinieri e polizia davanti al consolato

Firenze, 3 febbraio 2024 – “Ringrazio l'Arma dei Carabinieri, la Procura, la polizia e tutte le autorità che hanno collaborato in questa indagine per la rapidità con cui hanno agito per risolvere il caso, che ha tanto spaventato la città”. Lo dice il sindaco di Firenze, Dario Nardella, a proposito del fermo per le molotov al consolato Usa, ribadendo “la vicinanza dell'amministrazione comunale e dell'intera cittadinanza al consolato degli Stati Uniti d'America e a tutta la comunità americana che è sempre così attiva e numerosa a Firenze”.

Per Nardella, "purtroppo gesti di tale gravità sembrano alimentati da un clima di odio e violenza che cresce nel dibattito pubblico e soprattutto sui social media. Per questo motivo occorre da parte di tutti cautela e prudenza, senza con ciò lasciarsi andare in atteggiamenti allarmistici, così come credo sia dovere di ciascuno contribuire a diffondere un clima di rispetto e a ridurre ogni occasione di tensione e conflittualità”.

“È stato rinchiuso a Sollicciano ed è molto scosso, ma è in attesa dell'udienza di convalida del fermo prevista nei prossimi giorni”, dice l'avvocato Chiara Bandini, legale d'ufficio del giovane fermato. “È un ragazzo intelligente ed educato e ha una famiglia che non intende abbandonarlo in questo momento”.

"Ringrazio le Forze dell'Ordine che, grazie a un efficace lavoro di indagine, sono riuscite in breve tempo a risalire al responsabile, che aveva minacciato di compiere altri attentati", scrive su X il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, sottolineando che "è accusato di attentato con finalità di terrorismo il giovane di 22 anni arrestato dalle Forze dell'Ordine per aver lanciato due molotov contro il consolato americano di Firenze nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi".

"Siamo dispiaciuti e sorpresi. Mai si sono verificati episodi che facessero immaginare la presenza a Dicomano di persone in grado di compiere tali gesti”, dice Stefano Passiatore, sindaco di Dicomano, dove abita il giovane fermato per il lancio delle molotov. “Non conosco il ragazzo - aggiunge Passiatore -, ma le accuse ipotizzate dalla Procura sono pesanti e gli indizi appaiono importanti. La giustizia deve fare il suo corso”. Nei prossimi giorni ci sarà la convalida del fermo: “«Avremo modo di capire come si sia potuti arrivare a tanto”.

Del fatto hanno parlato anche dal fronte Lega: "Fermato il presunto responsabile delle molotov al consolato Usa di Firenze: è un 20enne con genitori stranieri. Chiediamo chiarezza e giustizia al più presto, in Italia non ci sono spazi per estremisti e violenti", ha scritto su facebook il vicepremier e ministro Matteo Salvini

E l’europarlamentare Susanna Ceccardi dice: "Un sentito ringraziamento alle forze dell'ordine e agli investigatori che hanno celermente individuato e assicurato alla giustizia il presunto autore del gravissimo gesto contro il consolato Usa a Firenze. Dobbiamo mantenere alta la guardia, perché come ho già detto e ripeto ancora una volta, Hamas e il terrorismo islamista ce l'abbiamo già in casa e rappresenta un pericolo concreto, anche a causa delle politiche immigrazioniste e ai paraocchi ideologici di una sinistra italiana ed europea irresponsabile che preferisce accusare gli avversari politici di fomentare la paura anziché leggere la realtà per quel che è. E la realtà ci dice che includendo e giustificando tutti, stiamo includendo e giustificando anche chi ci odia e vuole annientarci".