L’obiettivo è quanto mai nobile e si racchiude in un progetto di globi d’artista: sono mondi a portata di mano, nati per sensibilizzare verso un progetto concreto che possa, attraverso il linguaggio universale dell’arte, parlare a un pianeta in evoluzione. Il progetto, che parte da Milano e coinvolge Firenze e si intitola "WePlanet 100 Globi per un futuro sostenibile", è una mostra diffusa dedicata allo sviluppo sostenibile. L’idea è coinvolgente: sensibilizzare più persone possibile verso concetti di attualità, metterle davanti ai fatti. L’iniziativa, che si inaugura domani a Milano, è nata anche per raccogliere fondi, con il Gruppo Mondadori. I globi d’autore sono mondi inesplorati da conoscere grazie a una performance che si concluderà a novembre e culminerà in un’asta benefica battuta da Sotheby’s. Il ricavato sarà devoluto e destinato per ambiente, salute, ricerca e sociale. Globi terrestri realizzati in materiale riciclato e riciclabile ci mettono in discussione e fanno riflettere. Cento sfere decorate da artisti, designer e creativi impegnati a interpretare temi come inquinamento ricordano il presente fatto di cambiamenti climatici. Con la missione di informare sui passi avanti dell’innovazione sostenibile. Tre sfere a Firenze saranno collocate alla Stazione di Santa Maria Novella da domani, 27 agosto. Sono: "Energia Empatica" creata di Theo Carminati e Riccardo Zanazzi, grazie a Volkswagen Firenze. La seconda , "La società sta cambiando" di Cecilia Maafs Pérez Gil grazie a "Luce!", progetto digitale di Monrif dedicato a uguaglianza, inclusione, coesione sociale e sostenibilità, è un’opera che parla di priorità e diritti da tutelare. E poi, la terza, sarà "Uman" di Tocca, sponsorizzata da Milano Centrale.
Altre sfere diffuse hanno firme come Giulio Cappellini e Antonio Facco; Michele De Lucchie; e c’è un omaggio a Michelangelo Pistoletto con "Il terzo paradiso". Tra le tante, la collaborazione con il Corriere della Sera con il Globo Pianeta 2021 e, appunto, "Luce!", di Qn Quotidiano Nazionale de il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno.
Durante i preparativi, Weplanet ha ospitato le opere nel Laboratorio allestito nell’ex dopolavoro della Stazione Centrale di Milano offerto da Grandi Stazioni Retail. Gruppo Boero ha fornito smalti ad acqua eco-compatibili. Grazie all’impiego della realtà aumentata, la mostra sarà un percorso interattivo capace di raccontare ogni singola opera e l’insieme del progetto per consentire al pubblico di conoscere l’artista che li ha interpretati, il mecenate che ha adottato la singola opera e la sua visione di sostenibilità. Ma anche di visualizzare la mappa completa dei globi esposti e di potersi interfacciare con i canali tematici dedicati del Comune di Milano.
Realtà aumentata e sistemi interattivi sono dovuti alla partnership con Octo-Net e WeRHappy. Il tutto progettato da Paolo Casserà – Ceo di Weplanet – con il coordinamento di Beatrice Mosca. Spiega Casserà "WePlanet è il nuovo mecenatismo per un’alleanza tra il mondo produttivo e la sfera delle arti che pone al centro la visione e l’impronta comune del nuovo millennio della nostra civiltà".
Titti Giuliani Foti