Campi Bisenzio (Firenze), 26 luglio - Lo sciopero dei lavoratori Mondo Convenienza è arrivato in Parlamento. Durante il question time di oggi 26 luglio, i deputati del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione alla ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, sulla tutela del diritto di sciopero (ricordiamo che sono stati annunciati i licenziamenti di 25 dei lavoratori di Campi) e per garantire condizioni di lavoro dignitose negli appalti Mondo Convenienza.
I grillini hanno ricordato che in tutta Italia “ci sono le stesse condizioni di sfruttamento che i lavoratori di Campi denunciano ormai da quasi 60 giorni giorni, a fronte di un’azienda già sotto processo per caporalato e sfruttamento che diserta i tavoli istituzionali e si rifiuta di applicare i diritti minimi previsti dalla legge”.
“Il ministero è consapevole delle criticità emerse e, nel rispetto delle competenze attribuite, è disponibile a collaborare e confrontarsi con tutte le istituzioni interessate per garantire i diritti e la tutela dei lavoratori coinvolti e seguirà con la massima attenzione gli sviluppi dell'attività ispettiva in corso” dichiara la ministra del Lavoro.
Calderone ha fatto anche una ricostruzione di quanto sta accadendo dallo scorso 30 maggio al magazzino di via Gattinella a Campi dove un gruppo di lavoratori della Rl2 (l’azienda che ha in appalto i servizi di montaggio, facchinaggio e trasporto) ha incrociato le braccia.
La risposta della ministra non è piaciuta alla delegazione campigiana presente in Parlamento e composta dalla coordinatrice del sindacato SiCobas Sarah Caudiero, dal delegato Shoaib Saleem, dai lavoratori Altin Daka e Abaid Ur Rehman e dal sindaco Andrea Tagliaferri.
“Siamo in sciopero davanti ai cancelli di Mondo Convenienza da 56 giorni a chiedere diritti per il nostro lavoro” hanno detto in coro i lavoratori campigiani. Quindi hanno sottolineato: “La società non ha voluto fare un tavolo per risolvere questi problemi: chiediamo un marca tempo e uno stipendio per vivere meglio in Italia. Oggi lavoriamo 6 giorni a settimana per 12-13 ore e arriviamo a uno stipendio di 1180 euro lordi, con questo stipendio non possiamo vivere e per questo stiamo davanti al cancello da mesi”.
La delegazione ha concluso: “Questa lotta parla di appalti al ribasso e lavoratori che sono entrati in sciopero pretendendo diritti minimi. Aziende gigantesche con fatturati da più di un miliardo di euro vanno in deroga a qualsiasi contratto e norma di legge. I lavoratori denunciano queste condizioni da più di 10 anni ormai”.
La risposta della ministra non ha soddisfatto neppure il sindaco di Campi che l’ha definita “inadeguata e priva di sostanza di fronte alle gravi accuse di sfruttamento e violazione dei diritti dei lavoratori all'interno di Rl2”. Secondo Tagliaferri la ministra “si è limitata a raccontare i fatti di cronaca che abbiamo letto sui giornali e vissuto sulla nostra pelle ma nessun impegno”.
Così il primo cittadino l’ha invita a “prendere seri provvedimenti per garantire che i lavoratori di Rl2 vengano trattati con dignità e rispetto, assicurando il rispetto delle norme lavorative e sindacali”. Dal canto suo, il sindaco ha dichiarato che “continuerà a seguire da vicino lo sviluppo di questa vicenda, assicurando il pieno supporto ai lavoratori coinvolti”
Sit-in della Cgil giovedì 27 luglio
“No allo sfruttamento, il lavoro non è una merce”. Sotto questo slogan, domani giovedì 27 luglio (9,30-11,30) la Cgil Firenze, la Filcams e la Filt organizzano un presidio davanti alla Prefettura di Firenze proprio in relazione alla vertenza di Mondo Convenienza e alla sua filiera di appalti, per lanciare un appello a istituzioni e controparti.
Il sindacato ricorda che “per la vertenza degli appalti di Mondo Convenienza ancora non si intravede nessuna soluzione, anzi Mondo Convenienza e Rl2 non si sono nemmeno degnate di presentarsi all'ultimo incontro al tavolo della Regione Toscana”.
Il sindacato, quindi, ribadisce la sua posizione: “Siamo a fianco di lavoratori e lavoratrici per la corretta applicazione del contratto nazionale, per un salario dignitoso, per la reinternalizzazione del servizio, per il ripristino della legalità. Basta con questa inaccettabile situazione”.