REDAZIONE FIRENZE

Mondo Convenienza Picchetti, 29 indagati Ex Gkn con i facchini "No delocalizzazione"

Gli avvisi di garanzia sono arrivati per le proteste di via Gattinella. Intanto i lavoratori si alleano e danno vita a ’Mondo Convergenza’. "L’azienda estorce lo stipendio straordinario per dare lo stipendio fisso". .

Mondo Convenienza Picchetti, 29 indagati Ex Gkn con i facchini "No delocalizzazione"

L’unione fa la forza e se non basta quella fra i depositi Mondo Convenienza si apre alla ex Gkn. La vertenza dei facchini, montatori e autisti di Mondo Convenienza è ferma al palo: prosegue lo sciopero per la consegna dei mobili e l’azienda non mostra spiragli di apertura, se non quello del reintegro dei 25 licenziati alle condizioni precedenti. Intanto, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura sono arrivati 29 avvisi di garanzia per violenza privata, ai lavoratori che parteciparono alle proteste dei mesi scorsi davanti al magazzino di via Gattinella a Campi Bisenzio, per impedire l’uscita delle merci. Ieri, il presidio con il movimento Si Cobas Prato e Firenze e il Collettivo ex Gkn con Dario Salvetti ha illustrato le prossime mosse e soprattutto ribadito che lo sciopero non rientra. "Resistere agosto" è l’impegno formale preso dagli addetti per mantenere il presidio fisso di Campi e allargarlo al deposito di Pisa con l’invito alla società civile a sostenere i lavoratori che giorno e notte vivono per strada.

Domani sera nasce "Mondo Convergenza", una sorta di piattaforma di lotta che unisce gli addetti di Mondo Convenienza a quelli dell’ex Gkn. Al presidio ex Gkn ci sarà la serata "Aspettando la Martinella", un nome scelto proprio perché simboleggia il suono della Firenze liberata dal nazifascismo. "Il tavolo regionale – ha spiegato Luca Toscano di Si Cobas – è stato disertato dall’azienda e siamo in attesa di una nuova convocazione. Questo presidio sta di fatto bloccando la delocalizzazione a Pisa del magazzino che è già nei progetti della società RL2Mondo Convenienza. Oltre al fatto di una tipologia contrattuale sbagliata (gli addetti sono inquadrati nel CCNL pulizie e non nella logistica, ndr), non esiste che sia applicata una decurtazione del salario per ferie e malattie, straordinari non retribuiti, apparecchi marcatempo inesistenti: la magistratura deve porre l’occhio su questa azienda e sui suoi bilanci".

"Ci sono già state pronunce a favore dei lavoratori a Bologna, già dal 2017 e a Ivrea". Per essere ancora più chiari, il regolamento aziendale pone un vincolo all’erogazione del salario: lavorare 22 giorni per riscuotere l’indennità piena e a Torino si sale addirittura a 24 giorni. Se un lavoratore fa 3 giorni di malattia perde 450 euro, se somma la malattia alle feste ne può perdere fra i 700 e gli 800 euro. Lo straordinario serve a ‘ricoprire’ eventuali giorni mancanti. "L’azienda – ha aggiunto Toscano – estorce il lavoro straordinario per dare lo stipendio fisso. E si parla di 1180 euro lordi al mese, 6,80 euro l’ora. Ed è riconosciuto un solo evento l’anno di malattia retribuita. Questa è una situazione indegna che porta anche a non denunciare gli infortuni".

Il presidio di Mondo Convenienza è appoggiato anche dagli studenti del liceo Machiavelli-Capponi di Firenze. Intanto per quanto riguarda stavolta gli addetti agli appalti, come già anticipato, Cgil, Cisl e Uil ribadiscono che, con la sottoscrizione del verbale con l’azienda, Mondo Convenienza si impegna a chiedere alle società esecutrici degli appalti: il superamento immediato del Regolamento aziendale, l’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di settore sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil e la definizione di un protocollo sugli appalti.

M. Serena Quercioli