REDAZIONE FIRENZE

Mondo Convenienza, sindacati divisi. Cgil ottimista, Si Cobas all’attacco

Da una parte si parla di “avanzamenti al tavolo nazionale”, dall’altra si dice: “La truffa è servita”

Firenze, 16 settembre 2023 - “Salutiamo con favore gli ultimi avanzamenti ottenuti al tavolo nazionale di ieri con Mondo Convenienza dai sindacati confederali. È un tavolo che sta fornendo risposte importanti per tutti i lavoratori del sistema degli appalti di Mondo Convenienza a livello nazionale”. Parte così il commento di Cgil-Filcams-Filt Firenze e Filcams Cgil Toscana  sul tavolo nazionale riguardo alla vertenza Mondo Convenienza. “In particolare – dicono – il regolamento aziendale, che veniva unilateralmente applicato in deroga ai contratti nazionali e che sanciva trattamenti discrezionali e illegittimi nei confronti dei lavoratori e rischiava di mettere in discussione il valore regolativo del Ccnl a livello nazionale, viene tolto di mezzo. Dal primo ottobre si tornerà all’applicazione dei Ccnl firmati dalle organizzazioni più rappresentative a livello nazionale. Questo regolamento aziendale conteneva numerose deroghe al contratto nazionale tra cui la regolazione delle trasferte secondo modalità assolutamente inaccettabili che integravano il reddito dei lavoratori con logiche discrezionali. Il tavolo nazionale si è posto quindi il tema di eliminare determinati istituti illegittimi senza produrre un eventuale peggioramento del monte salari che i lavoratori possano avere percepito in passato anche attraverso questi trattamenti. Le condizioni oggi in essere ai lavoratori, che venivano gestite con logiche da cottimo, dovranno essere rese invece esigibili per i lavoratori al di fuori di queste logiche, garantendo così la continuità e la regolarità dei trattamenti economici, di cui fino ad oggi i lavoratori godevano solo sotto l’arbitrio della gestione degli orari da parte dell’azienda”.

"L'altra importante novità – dicono ancora dalla Cgil – che questo tavolo sancisce è il passaggio al ccln Merci e Logistica. Questo regime di transizione, caratterizzato dall'applicazione del ccnl Multiservizi, traghetterà, in tutti gli appalti relativi al trasporto, alla consegna e al montaggio, il passaggio al CCNL di Merci e Logistica, facendo partire da subito il percorso di armonizzazione necessario al passaggio contrattuale con un tavolo con le categorie nazionali della logistica. La problematica, specificatamente locale, della mancata presenza di un marcatempo in Rl2, è una questione che, come Cgil Firenze, abbiamo attenzionato, insieme alle molte altre irregolarità da noi riscontrate, all’ispettorato del lavoro e da cui attendiamo che termini il proprio lavoro istruttorio. Continuiamo a denunciare la natura assolutamente illegittima di questa modalità di gestione delle risorse umane. In ogni modo, comunque, con il passaggio e, quindi, l'applicazione del ccnl merci e logistica dovrà necessariamente essere installato lo strumento atto alla rilevazione dell’orario di lavoro, al fine di verificare l’effettivo orario svolto e rilevare il regime di discontinuità applicabile nel rispetto del ccnl merci e logistica”.

Lettura molto diversa da parte del Si Cobas: “La truffa è servita – dicono –  Via il regolamento aziendale, Ma resta il contratto Pulizie Multiservizi. Restano le paghe da 6,80 euro lordi l'ora. Resta il meccanismo infernale dell'indennità di trasferta su base mensile. Restano i 25 licenziamenti. Niente marcatempo per misurare e retribuire le ore effettive di lavoro. Niente contratto nazionale della Logistica. Niente di niente di quello per cui da 110 giorni i facchini, autisti e montatori in appalto di Mondo Conveniente stanno scioperando. Ma, rassicurano dalla Cgil, l'intesa prevede il "mantenimento delle condizioni economiche in essere e dunque senza peggiorare le condizioni economiche attuali". Insomma, niente miglioramenti e niente peggioramenti. In poche parole: cambia tutto per non cambiare nulla. I lavoratori saranno sfruttati e sottopagati come prima, ma non si chiamerà più "Regolamento aziendale". Tutto il resto è fuffa: gli impegni ad "aprire una trattativa" (e questa cosa era?), i protocolli da scrivere, i monitoraggi da fare, i "percorsi condivisi" da proseguire. È dal 2017 che questi percorsi vanno avanti. Risultati: zero. I lavoratori da 110 giorni lottano per avere soluzioni, non fuffa”.

"L'esito del tavolo di ieri – concludono – non è semplicemente deludente, è proprio offensivo. Offensivo verso i lavoratori. Non riconoscerlo vuol dire mentire a sé stessi e agli altri. E se invece lo si riconosce, allora non c'è altra conseguenza coerente che la proclamazione di uno sciopero di tutta la filiera. Questo dovrebbero fare le organizzazioni sindacali nazionali, tutte e nessuna esclusa, quella di base e quelle confederali. Perché il tavolo di ieri è l'ennesima conferma che per cambiare il sistema a Mondo Convenienza non ci vogliono più tavoli ma più scioperi”.