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Monna Lisa, il fascino della copia Restaurata quella dello Stibbert

La riproduzione del ritratto di Leonardo risale al Seicento ed è l’unica esistente in città. Un’opera di grande qualità

Una, cento, mille Monna Lisa. Tra le infinite copie della celeberrima Gioconda, che Leonardo dipinse il 1503 e il 1506 e che portò in Francia nel 1516, c’è anche quella del museo Stibbert, che risale verosimilmente ai primi anni del ‘600 ed è considerata una delle opere di maggior pregio, sia da un punto di vista stilistico, sia per fedeltà all’originale del Louvre.

Il dipinto è stato restaurato e ricollocato ieri nella Sala della Malachite, alla presenza della presidente della Fondazione Museo Stibbert, Lucia Mannini e del direttore Enrico Colle.

Dai documenti si sa che Frederick Stibbert acquistò il dipinto il 3 maggio 1879 dall’antiquario Valmori, scrivendo sul suo ‘Account book’ di avere comprato "il ritratto di Mona Lisa del Beltraffio scolare di Leonardo da Vinci proveniente da Casa Mozzi". Pochi giorni prima, infatti, una grande asta aveva visto la dispersione della collezione Mozzi del Garbo, allora molto famosa. Resta difficile ricostruire come sia arrivato a Firenze. Ma nulla toglie alla qualità dell’opera, che riacquista ora piena leggibilità dopo il restauro, durato oltre un anno, realizzato dal restauratore Daniele Rossi con Gloria Verniani e il suo staff, e sostenuto dall’Associazione Amici Museo Stibbert e da Lions Club Firenze Poggio Imperiale. Quella dello Stibbert resta l’unica copia del dipinto più famoso del mondo conservata in città.

O.Mu.