Pietro Mecarozzi
Cronaca

Monossido nel camper: muore per le esalazioni, intossicata la moglie. ‘Erano qui per la figlia malata’

Franco Mariotti aveva 61 anni. La coppia era arrivata da Roccalbegna (Grosseto)per stare vicina alla ragazza ricoverata in ospedale dopo un malore. I vigili del fuoco hanno trovato una stufetta accesa. Indagini della polizia

I rilievi dei vigili del fuoco all'esterno del camper in viale Pieraccini (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo); nel riquadro la vittima, Franco Mariotti

I rilievi dei vigili del fuoco all'esterno del camper in viale Pieraccini (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo); nel riquadro la vittima, Franco Mariotti

Firenze, 17 febbraio 2025 – Quando i vigili del fuoco hanno sfondato la porta del camper ieri alle 18,25 lo hanno trovato sdraiato sul lettino, già senza vita. Al suo fianco la moglie di 60 anni in stato confusionale, ma ancora viva. È morto così Franco Mariotti, 61enne e originario di Roccalbegna (Grosseto), ucciso dalle esalazioni del monossido di carbonio proveniente dalla stufetta che aveva acceso nel suo camper posteggiato in viale Pieraccini, nel parcheggio che si trova davanti al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi. I due erano arrivati sabato e avevano passato la notte lì: la figlia 37enne è ricoverata da quattro giorni proprio a Careggi, dopo aver accusato un malore. Avevano preferito il camper a una sistemazione in albergo. E il mezzo nei giorni scorsi era stato usato anche dal compagno della figlia.

La coppia, durante l’ora delle visite la andava a trovare tutti i giorni. Ieri però non si sono presentati e, in base a quanto ricostruito, sono stati gli stessi parenti, il figlio, il genero e la figlia stessa, a dare l’allarme non vedendoli arrivare.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia, il reparto scientifico e gli uomini del 118. Ma al loro ingresso per l’uomo non c’è stato niente da fare. In base a quanto ricostruito infatti il corpo era già in uno stato di rigidità da lasciare pensare che il decesso fosse avvenuto da diverse ore.

La moglie, 62enne, invece era ancora viva e in stato confusionale. La squadra dei vigili del fuoco ha immediatamente rilevato tracce di monossido all’interno del van proveniente, probabilmente, dalla stufetta che era collegata alla bombola del gas interna. La donna è stata ricoverata a Careggi e intubata, al momento si trova nel reparto di terapia intensiva.

La squadra scientifica è adesso al lavoro per ricostruire la dinamica. Un’ipotesi potrebbe essere che la donna fosse uscita dal camper per svolgere una commissione e al suo rientro abbia trovato già l’uomo senza vita e, senza accorgersene, pensando che dormisse, abbia continuato nelle sue azioni quotidiane. Poco tempo dopo però anche lei avrebbe accusato dolore toracico, stanchezza e i sintomi dell’avvelenamento. Provvidenziale è stato a quel punto l’allarme dato dai familiari.

Il camper è un modello immatricolato almeno una trentina di anni fa, al momento non ci sarebbero dubbi sul fatto che si sia trattato di un tragico incidente. Sul posto sono stati eseguiti anche tutti gli accertamenti sul sistema meccanico presente nel van per capire quale sia il malfunzionamento che ha causato l’uscita del monossido. Dall’inizio dell’anno, soltanto nella nostra provincia il numero delle vittime del gas silenzioso è salito a quattro.