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Monossido killer, la bimba lotta per la vita. I medici: “Lievi miglioramenti”

Accanto alla piccola, che ha perso la sua famiglia nella casa di San Felice a Ema, ci sono sempre i parenti: i cugini paterni e il fratellastro, figlio della madre. Nominato il tutore legale

Firenze, 24 dicembre 2024 – Ha solamente 6 anni ed è l’unica sopravvissuta alla strage che ha sterminato la sua famiglia nella villa di San Felice a Ema, sulle colline di Firenze. Padre, madre e fratellino sono stati uccisi dal monossido, mentre la piccola da cinque giorni lotta tra la vita e la morte monitorata costantemente dai medici dell’ospedale pediatrico Meyer. La bambina viene sottoposta a sedute di camera iperbarica e, secondo il bollettino medico di questa mattina, 24 dicembre, le sue condizioni risultano “stabili, ma con un lieve miglioramento”.

"Le condizioni della bambina attualmente sono stabili. Essere stabili è già un fatto positivo, sicuramente i tre trattamenti di ossigenoterapia iperbarica hanno avuto un certo risultato. La bambina è ancora sedata quindi è necessario che siano fatte ulteriori valutazioni ma ribadisco che il fatto che le condizioni siano stabili è già positivo", commenta Emanuele Gori, direttore sanitario dell'ospedale Meyer di Firenze. "Ci vorrà del tempo, la bambina andrà piano piano riportata allo stato di veglia, poi faremo ulteriori approfondimenti", ha aggiunto Gori.

Intanto, si apprende sempre dall'ospedale, per la tutela legale della piccola è stato nominato provvisoriamente il responsabile dell'anestesia e della rianimazione del Meyer, dottor Zaccaria Ricci. Accanto alla piccola ci sono sempre i parenti: i cugini paterni e il fratellastro, figlio della madre.