REDAZIONE FIRENZE

Montagna in agonia. Strade e treni ko: "Un piano speciale per tutto il Mugello"

Mercoledì Giani convoca in Regione la conferenza coi sindaci d’area "Servono interventi strutturali, non basta rimuovere il terreno".

Il sopralluogo del presidente Giani con la sindaca di Vaglia Catani

Il sopralluogo del presidente Giani con la sindaca di Vaglia Catani

di Francesco Ingardia

"Serve un piano speciale per il Mugelllo". Non usa mezzi termini il governatore Eugenio Giani. Fresco di sopralluogo a Vaglia insieme alla sindaca Silvia Catani. Sopra Firenze, soprattutto in Alto Mugello, "la morfologia del territorio è cambiata". Molliccia, sabbiosa, sciolta. La sesta ondata fragorosa di maltempo in diciotto mesi non ha solo posto l’urgenza di tutela del reticolo idraulico. Ma c’è anche una "questione frane da gestire". Dei 100 milioni di euro stimati a cazzotto, buona parte - almeno la metà - sono appannaggio dell’hinterland fiorentino. "Queste frane - ha spiegato il presidente in un briefing con la stampa postumo al sopralluogo - non possono essere risolte con la semplice rimozione del terreno, ma richiedono interventi strutturali sulla montagna stessa. È una questione che mi preme, perché diventa fondamentale ripensare il modo in cui le infrastrutture devono essere progettate e collocate nel Mugello del futuro". Nasce da qui l’idea, già per questo mercoledì, di una conferenza speciale con tutti i sindaci del Mugello. Anche alla luce del nuovo "cumulato" d’acqua in arrivo per questo fine settimana. Giusto per continuare a ’piovere sul bagnato’.

"L’obiettivo – ha aggiunto Giani - sarà sia monitorare i danni attuali sia progettare interventi strutturali per evitare situazioni in cui strade e ferrovia rimangano chiuse per giorni o settimane. Il rischio, altrimenti, è lo spopolamento di questi territori". Ormai è incontrovertibile: il Mugello ha bisogno di un piano speciale di infrastrutture. Contro sì il dissesto idrogeologico, ma anche stradali, ferroviarie. "è importante che venga garantita una copertura economica tramite provvedimenti di protezione civile a livello nazionale" adeguata, sia per le somme urgenze, sia per quelli strutturali. Tanto, forse tutto, dipenderà dall’ottenimento dello stato di emergenza nazionale che la Regione chiede insistentemente a Palazzo Chigi. Il Capo di Dipartimento della Protezione Civile Ciciliano ha preso tempo in vista delle nuove piogge in arrivo. "L’aggiornamento di questa mattina - ieri, ndr - appare leggermente più rassicurante: la perturbazione entrerà in regione già da sabato, concedendo una pausa lunedì prima di riprendere. Tuttavia, al momento, le precipitazioni previste sembrano rientrare in livelli gestibili. È ancora presto però per avere una previsione definitiva, quindi continueremo il monitoraggio costante", ha detto l’assessora regionale alla Protezione Civile Monia Monni.

Manca ad oggi un collegamento tra Firenze è l’Alto Mugello. Per raggiungere Vaglia occorre salire per Bivigliano, per poi scendere in direzione Mugello. La Faentina, invece, ha le ossa rotte: da Ronta, gravi sono i danni strutturali al terrapieno, solo la tratta San Piero-Firenze è attiva. Dalla prossima settimana tornerà operativa quella da Borgo San Lorenzo a Pontassieve. Ma il pezzo Borgo-Faenza è ancora ko. Milioni e milioni di euro di danni che si aggiungono agli oltre cento causati dall’alluvione. E nel weekend, pioverà ancora.