Montblanc, lavoratori in protesta: "Dipendenti non sono usa e getta"

Sono tornati a manifestare le maestranze di una ditta in appalto. Si Cobas: " La crisi del settore moda non c’entra niente".

Montblanc, lavoratori in protesta: "Dipendenti non sono usa e getta"

Montblanc, lavoratori in protesta: "Dipendenti non sono usa e getta"

Nuova protesta contro Montblanc. Dopo lo sciopero organizzato davanti ai negozi del brand prima di Natale e poi anche a metà gennaio, i lavoratori della filiera toscana che serve il marchio del gruppo Richemont sono tornati a manifestare. Il presidio è stato davanti agli uffici della Regione, motivato dal fatto, come spiegano i Si Cobas, "che a due mesi dalla delocalizzazione delle commesse operata dalla Montblanc per non pagare il ‘costo’ della sindacalizzazione di chi nelle sue filiere ha detto basta ai turni di 12 ore al giorno, non è arrivata ancora nessuna risposta concreta da parte delle istituzioni e dell’azienda". Da mesi l’appello alla Montblanc è per "il rispetto di un principio semplice, ovvero se si spostano le commesse – continuano i Si Cobas -, si portano dietro anche chi per anni le ha lavorate. I lavoratori non sono usa e getta. La crisi del settore moda non c’entra niente, il lavoro c’è, ma le commesse sono state spostate altrove e il fondo finanziario Richemont ha chiuso l’anno con profitti miliardari. Ogni soluzione che non preveda un ricollocamento e una garanzia di stabilità lavorativa per tutti gli addetti della filiera Montblanc è solo un prolungamento dell’agonia". Per questo i Si Cobas chiedono che Montblanc "sia portata al tavolo, e che sia istituita una clausola sociale per tutti gli appalti". Dopo il presidio i lavoratori si sono spostati davanti al negozio Montblanc di via Tornabuoni.

Pier Francesco Nesti