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Ashley Olsen, ‘Montecarla’ fino a notte fonda: una lite e una telefonata fra gli indizi

L’amica se ne andò, la vittima rimase nel locale. La ricostruzione della serata

La vittima, Ashley Olsen

La vittima, Ashley Olsen

Firenze, 12 gennaio 2016 - E’ il «Montecarla» il punto «X» dell’indagine sull’omicidio di Ashley Olsen. Perché parte di lì, dallo storico locale di via de’ Bardi, l’ultima notte della trentacinquenne americana. E perché in quel locale, secondo gli investigatori della squadra mobile, potrebbe aver avuto un incontro risultato fatale.

Ashley Olsen era quella che si definisce un’habitué del club, del resto molto apprezzato da buona parte della comunità degli statunitensi di stanza a Firenze. "Veniva spesso da noi, ci dispiace molto per quello che le è capitato", commentano i gestori del locale.

Era quindi un volto conosciuto soprattutto per le ragazze che vi lavorano. Una in particolare sarebbe rimasta colpita da qualcosa di inusuale accuduta giovedì sera. Stava lavorando proprio vicino ad Ashley e alla sua amica: le avrebbe sentite parlare a voce alta e poi discutere sul prosieguo della serata, come avrebbe successivamente raccontato. La scena le è rimasta impressa e se ne sarebbe ricordata subito dopo la scoperta della morte della giovane statunitense. Una discussione fra amiche, dunque.

E poi? A un certo punto la trentacinquenne avrebbe ricevuto una telefonata che di fatto avrebbe troncato ogni discorso: l’amica se ne sarebbe andata senza Ashley, al contrario assolutamente decisa a tirare tardi. E forse anche già un po’ «allegra» grazie a qualche cocktail.

Perché Ashley non voleva lasciare il locale? Difficile pensare che avesse un appuntamento, dal momento che era andata in via de’ Bardi accompagnata da un’amica. Sperava di incontrare qualcuno? Oppure era più semplicemente in cerca di distrazioni e non aveva voglia di rincasare? Gli inquirenti hanno sentito le testimonianze delle ragazze che lavorano al «Montecarla» e l’amica inglese che era con lei e con la quale aveva un legame intenso. Stanno scavando fra quei possibili incontri, perché lì potrebbe essere la chiave dell’enigma.

Non facile, certo. Hanno intanto ricostruito le fasi temporali dell’ultima notte di Ashley: l’americana avrebbe lasciato il locale verso le 3, la morte si collocherebbe intorno alle 9 di venerdì. E’ in questo lasso di tempo che qualcosa di terribile è avvenuto: qualcosa che Ashley avrebbe pagato con la vita.