Firenze, marzo 2016 - Il gup di Firenze oggi ha rinviato a giudizio proprietario dell'appartamento, amministratore di condominio e due tecnici caldaisti dell'abitazione di Firenze, in via dei Pilastri, dove il 14 febbraio 2013 - per un grave difetto alla caldaia - morirono intossicate madre e figlia musiciste, la bulgara Ruth Pardo, 60 anni, pianista e insegnante di conservatorio in pensione, e la figlia Lara D'Angelo, 35, violoncellista. Le due donne morirono nel sonno per asfissia da inalazione di monossido di carbonio sprigionatosi dall'impianto. Per gli imputati l'accusa è di omicidio colposo in cooperazione. Secondo l'accusa, si sarebbe verificato una quasi totale occlusione del tubo di collegamento tra caldaia e canna fumaria e la mancanza di un'adeguata manutenzione causò l'emissione del gas nell'appartamento. Prima udienza il prossimo 13 magg
CronacaMusiciste morte intossicate dalla caldaia, in quattro a processo