E’ morta la professoressa Claudia Pieralli. Aveva 44 anni

Lutto nel mondo accademico fiorentino: insegnava lingua e letteratura russa nell’Università del capoluogo. Era nata a Montevarchi (Arezzo)

Il rettorato di Piazza San Marco e nel riquadro la professoressa Claudia Pieralli morta all'età di 44 anni

Il rettorato di Piazza San Marco e nel riquadro la professoressa Claudia Pieralli morta all'età di 44 anni

Firenze, 7 ottobre 2023 – Università di Firenze in lutto per la morte di Claudia Pieralli.  Professoressa associata di Lingua e letteratura russa, è morta all'età di soli 44 anni dopo una malattia. L'annuncio della scomparsa è stato dato dallo stesso Ateneo fiorentino: "La sua prematura scomparsa lascia un grande vuoto in tutti coloro, studenti, docenti, colleghi, amici, che l'hanno conosciuta e hanno potuto apprezzarne le doti umane e scientifiche", si legge nel comunicato di cordoglio.

Pieralli, nata a Montevarchi (Arezzo) nel 1979, si era laureata all'Università di Firenze nel 2004 e ha poi conseguito il dottorato di ricerca all'Università di Milano nel 2008. Ricercatrice dal 2013 al 2020, ha ricoperto nel biennio 2016-2017 la carica di rappresentante dei ricercatori a tempo determinato in Senato accademico. Dal 2020 Pieralli è stata professoressa associata presso il Dipartimento Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca in Francia (Université de la Sorbonne - Paris IV) e nella Federazione Russa (Università Statale di Mosca Lomonosov e Università Statale Russa delle Scienze Umane di Mosca). E' stata visiting professor presso questa ultima università, come anche all'Università di Lublino (Polonia) e alla Université de la Sorbonne - Paris IV.

Dotata di una straordinaria passione per la ricerca e la didattica, si è occupata soprattutto di letteratura concentrazionaria e della dissidenza nell'Urss. Questi suoi interessi scientifici sono confluiti nel progetto di ricerca "Alle due sponde della cortina di ferro: le culture del dissenso e la definizione dell'identità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e Urss (1956-1991)", vincitore di finanziamento per progetti competitivi dell'Università di Firenze, e successivamente nel progetto "Voci libere in Urss. Letteratura, pensiero, arti indipendenti in Urss e gli echi in Occidente (1953-1991)", nell'ambito del quale, insieme al collega Marco Sabbatini dell'Università di Pisa, ha creato l'omonimo portale digitale internazionale.