Firenze, 19 ottobre 2018 - E' deceduta nella giornata di venerdì 19 ottobre, all'età di 97 anni, Wanda Ferragamo Miletti, vedova dal 1960 di Salvatore Ferragamo, colui che trasformò una semplice calzatura in una sorta di piccolo capolavoro, dando il via alla maison celebre nel mondo e simbolo di lusso e di eleganza.
Attualmente presidente onorario della Salvatore Ferragamo SpA, la decana della famiglia si è spenta intorno alle 15 nella sua casa di Fiesole, contornata dai figli, dai nipoti e dai parenti più cari. I funerali si svolgeranno in forma privata. Una Messa per ricordare Wanda Ferragamo sarà celebrata domenica 21 novembre alle 17 nella chiesa di Santa Trinita.
«Con immenso dolore, insieme ai nostri figli e alla famiglia tutta vogliamo comunicarvi la scomparsa di nostra madre Wanda Miletti Ferragamo e condividere con voi il ricordo della sua straordinaria persona. I suoi preziosi insegnamenti e la sua memoria saranno per tutti noi un esempio di rettitudine e di grande passione per la vita». Con queste parole Giovanna, Ferruccio, Leonardo e Massimo Ferragamo hanno comunicato a tutti i dipendenti d'Italia e del mondo l'improvvisa scomparsa di Wanda Ferragamo.
"Non dimenticheremo mai la tenacia, la passione e la visione di una donna unica come Wanda Ferragamo - dice il sindaco di Firenze Dario Nardella - Ha portato la bellezza e la creatività da Firenze in tutto il mondo. Il mio abbraccio alla sua splendida famiglia".
"Con dolore ho appreso della morte di Wanda Ferragamo Miletti - dice il presidente della Regione Enrico Rossi -. Rivolgo innanzitutto alla famiglia, agli amici e a tutte le persone che hanno collaborato con lei nel corso degli anni, le mie profonde e sincere condoglianze. Con la sua scomparsa perdiamo una donna che, con tenacia e passione, ha contribuito a tenere in alto il nome della Toscana e dell'Italia in tutto il mondo".
"Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Wanda Ferragamo - è il messaggio di Matteo Renzi -. Firenze e l'Italia perdono non solo una grande persona, ma anche una imprenditrice che ha saputo costruire quello che oggi è uno dei marchi più prestigiosi del Made in Italy in tutto il mondo. Voglio anche ricordarne la straordinaria generosità, dimostrata con una costante e concreta attenzione verso i più deboli. Un abbraccio alla sua famiglia".
"L'industria italiana - dice invece Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze - perde uno straordinario esempio di talento, coraggio e passione imprenditoriale, la più grande ambasciatrice di Firenze nel mondo, dove ha portato la bandiera del nostro saper fare e della bellezza che riusciamo a produrre. Esprimo alla famiglia il cordoglio e la partecipazione degli industriali fiorentini».