PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Morti in ospedale dopo i malori in Rsa: indagini per omicidio, “Cibo dei fornitori contaminato?”

La società di gestione chiama in causa aziende esterne: “Controlli un mese fa, tutto regolare”. Task force con esperti. Chi sono gli anziani che non ce l’hanno fatta dopo il ricovero in ospedale

Firenze, 15 febbraio 2025 - Omicidio colposo e adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari. Sono le ipotesi di reato nel fascicolo d’inchiesta aperto dalla procura di Firenze per i tre anziani morti dopo il ricovero in ospedale a causa di un focolaio di gastroenterite scoppiato in alcune Rsa del fiorentino.

Al momento non risultano indagati, in attesa dei risultati dell’autopsia disposta sui corpi dei tre anziani, due donne e un uomo, deceduti. Nuovi sopralluoghi sono stati eseguiti dal personale Asl e, da ieri, dalla sezione Nas dei carabinieri di Firenze (codelegate nelle indagini). La pm titolare dell’inchiesta, Benedetta Foti, ha disposto accertamenti di polizia giudiziaria che coinvolgono anche gli ispettori dell’ufficio d’igiene dell’Asl Toscana Centro.

Nel mirino è finito il centro di cottura di Monsavano di Pelago e i due pasti, pranzo e cena, serviti domenica scorsa in quattro strutture del Gruppo Sereni Orizzonti.

Alcuni pazienti, infatti, avrebbero lamentato dei disturbi gastrointestinali già nel pomeriggio, mentre altri nel pieno della notte. Quando poi è scattato l’allarme: 114 i casi di gastroenterite (diarrea e vomito) riscontrati su 173 ospiti di quattro Rsa di proprietà del Gruppo.

Sette in totale gli ingressi ai pronto soccorso dei vari ospedali fiorentini, tra cui quello di Santa Maria Nuova e di Ponte a Niccheri.

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Quattro di loro sono stati dimessi, tre invece sono deceduti. Un quarto decesso “non è riconducibile all’episodio di sospetta tossinfezione alimentare”, spiegano dall’Asl.

Intanto, l’amministratore delegato della società, Gabriele Meluzzi, ha fatto sapere che “per l’azienda il benessere degli anziani è il pensiero primario”.

Al momento, ha aggiunto, non “conosciamo le effettive cause dei sintomi accusati dagli ospiti, aspettiamo i risultati dei test microbiologici ordinati sul cibo e sugli anziani coinvolti”. Anche se da “un primo audit interno emergerebbe che le procedure aziendali siano state rispettate e l’ipotesi più probabile è al momento una contaminazione all’origine di qualche prodotto alimentare, consegnato da fornitori esterni”, svela ancora.

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Il menù della cena di domenica scorsa prevedeva passato di carote, mix di verdure, coniglio e patate e pizza. Le Rsa coinvolte sono ‘Villa Desiderio’ a Settignano (Firenze), dove erano ospiti due delle vittime, Giampiero Samuelli, 88 anni, e una donna di 89 anni, Daria Tanzini; poi la residenza ‘L’arcolaio’ a Firenze, ‘Villa San Biagio’ a Dicomano e ‘Monsavano’ a Pelago, dove era ospite la terza vittima, quasi novantenne.

I tecnici della Asl hanno prelevato nei frigoriferi e nella cucina i quattro alimenti che potrebbero aver generato la gastroenterite al 65% degli ospiti.