ROSSELLA CONTE
Cronaca

Strage via Mariti, i familiari delle vittime tornano a Firenze: "Aspettiamo giustizia"

Oggi la cerimonia di consegna della raccolta fondi di Comune e Misericordia di Firenze. Il dolore della moglie: "Vogliamo i nomi dei responsabili, ci facciano un regalo di Natale"

MISERICORDIA

Firenze, cerimonia di consegna della raccolta fondi per le vittime di via Mariti (foto Marco Mori /New Press Photo)

Firenze 6 novembre 2024 - A quasi nove mesi dal crollo di via Mariti, la strage sul lavoro costata la vita a cinque operai, "non c'è nessun iscritto nel registro degli indagati. Per paura dei nomi? E' una domanda che mi pongo. Io credo che sia il momento di scriverli quei nomi, ora basta. Magari ci facciano un regalo di Natale con quei nomi". Simona Mattolini ha 50 anni e due figli di 18 e 23 anni. Lo scorso 16 febbraio suo marito, Luigi Coclite, non è tornato a casa, a Vicarello, frazione di Collesalvetti nel livornese.

E' morto nel cantiere dell'Esselunga in costruzione a Firenze con altri quattro operai. La moglie è tornata a Firenze in occasione della consegna della raccolta fondi lanciata dalla Misericordia per le famiglie della vittime (36.000 euro in tutto). Commossa, arrabbiata, continua a chiedere giustizia: "Sono stati mandati allo sbando. Luigi era l'unico effettivamente qualificato dei cinque morti e non doveva essere lì, perché era un fornitore, non un operaio di tutte quelle ditte in subappalto. Probabilmente se c'erano i controlli non saremmo qui a parlare di questa cosa. Bisognerebbe che chi di dovere iniziasse a fare il proprio dovere". Simona Mattolini, insieme a Rym Toukabri, la figlia Mohamed Toukabri, operaio tunisino di 54 anni travolto e ai legali che rappresentano le altre tre vittime, Taoufik Haidar, Mohamed El Ferhane e Bouzekri Rahimi, hanno partecipato alla cerimonia di consegna del ricavato della raccolta fondi avviata su iniziativa del Comune di Firenze e della stessa Misericordia.

Presenti alla cerimonia la sindaca Sara Funaro, il provveditore della Misericordia Bernardo Basetti Sani Vettori, l’Arcivescovo Gherardo Gambelli, l’Imam Izzedin Elzir, Alessandro Taddia, presidente di Taddia Group, associazione che si occupa di risarcimento danni da infortuni sul lavoro, e Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei Consulenti del Lavoro che si sono contraddistinti per una considerevole donazione, raccolta in occasione del Festival del Lavoro, la manifestazione che lo stesso Consiglio Nazionale dell’Ordine e la sua Fondazione Studi ha organizzato a Firenze dal 16 a 18 maggio 2024 con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione, tra gli altri, sui temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

"Voglio ringraziare la Misericordia di Firenze che fin da subito si è messa a disposizione per raccogliere fondi per le famiglie delle vittime - sottolinea la sindaca Sara Funaro - vorrei che questo di oggi fosse un punto di partenza per tenere sempre alta l'attenzione, fare sentire la vicinanza di tutte le istituzioni, continuare a dare aiuto. Ho voluto ricordare tutte le vittime, che sono persone, non numeri. Firenze non dimentica. C'è bisogno di investire sempre di più sulla prevenzione ma anche sulla dignità del lavoro , come Comune di Firenze stiamo lavorando in varie direzioni, a partire dal salario minimo e sui 'cantieri trasparenti'. Ovviamente stiamo parlando degli appalti dell'amministrazione comunale ma penso possiamo lavorare per sensibilizzare tutte le realtà cittadine in questa direzione".

“Abbiamo accolto con estremo favore l’invito del Comune di Firenze a renderci parte attiva di questa iniziativa di raccolta fondi. L’incidente occorso nel cantiere di via Mariti ha colpito profondamente la nostra comunità, che non aveva mai registrato precedenti di questa portata. La mattina dell’incidente ed i giorni successivi restano impressi nella memoria di ciascuno. I valori che contraddistinguono da secoli la nostra Arciconfraternita sono fondati sulla centralità della persona: il diritto alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresenta quindi non solo un obbligo legale, ma un imperativo etico cui non ci possiamo sottrarre”, le parole del provveditore della Misericordia di Firenze Bernardo Basetti Sani Vettori.

Sono ferite al cuore le parole di Rym Toukabri, la figlia Mohamed Toukabri, operaio tunisino di 54 anni travolto e morto nel crollo di via Mariti. Anche lei è tornata in città con suo zio Sarhan, fratello della vittima, per la consegna della raccolta fondi. "Non ho molto altro da dire. So quello che sapete voi. Ci sono le indagini in corso, stanno facendo tutto, però non abbiamo una risposta e non sappiamo a chi attribuire la colpa. Quello che è successo a mio padre è successo in passato e potrebbe succedere anche ad altre persone. Ma sono cose che non dovrebbero accadere più. Chiediamo giustizia".