Firenze, 10 aprile 2025 – Due decessi in poche ore. È mistero a Firenze, dove due uomini sono stati trovati senza vita, forse per malore, nelle panchine dei giardini di piazza Tasso. Le vittime sono Ciro e Marco, due senza tetto italiani molto conosciuti nella zona.

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Ciro è stato trovato senza vita intorno alle 23 di mercoledì 9 aprile. Ad accorgersi del corpo su una panchina un passante che ha lanciato l’allarme al 112. Sul posto è intervenuta la polizia di Stato per gli accertamenti. Marco, invece, è stato trovato nella mattina di oggi, 10 aprile, da un’infermiera che stava passando tra i giardini di piazza Tasso.
Entrambi i decessi sarebbero riconducibili a infarto, ma sono in corso gli accertamenti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la scientifica per gli accertamenti. Arrivato anche il pm Lucia D’Alessandro. La zona è transennata.
Intanto per stasera alle 19 i residenti di piazza Tasso si ritroveranno in piazza per una veglia in ricordo dei due senzatetto. “Stanotte in Piazza Tasso – fanno sapere gli abitanti – sono morte due persone, tra quelle che ogni giorno, e ogni notte, vivono in questo spazio comune. È una notizia che ci colpisce e che non possiamo ignorare, come spesso succede quando leggiamo distrattamente una notizia di questo tipo sui giornali.
La veglia
Piazza Tasso è il cuore del nostro quartiere, uno dei pochi spazi pubblici e aperti rimasti: luogo di incontro, di gioco, di passaggio, di scambio. Ogni giorno è animata da bambini, genitori, abitanti del quartiere, persone di passaggio, mercatini e iniziative, ma anche da persone in difficoltà. Questa pluralità è la sua ricchezza, ma rappresenta anche una responsabilità.
Per questo vorremmo invitare tutta la comunità che vive e attraversa questo luogo a venire in piazza, creando uno spazio di confronto, presidio e cura, dove parlare di quanto è successo, cosa ci ha portato fino a questa tragica notte e cosa significa, per noi tutti, abitare insieme questo luogo.
Anche se si dovesse trattare solo di un momento terapeutico e di vicinanza per chi in questo momento è in quel giardino, riteniamo importante esserci. Venite a mani vuote o, se volete, portate con voi una sedia, un pallone, del cibo, musica, o semplicemente un pensiero da condividere". “Il silenzio – concludono – non piace a questa piazza, prendiamoci la responsabilità di romperlo”