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Le indagini dei Nas stanno cerando di ricostruire la catena del freddo
Firenze, 20 febbraio 2025 – Tanti, troppi, i dubbi che ancora aleggiano sulla morte dei tre anziani avvenuta dopo il ricovero in ospedale per sospetta intossicazione. Le indagini della procura di Firenze sono entrate nel vivo, e le attenzioni della pm titolare del fascicolo, Benedetta Foti, non si starebbero limitando solo ai presunti alimenti contaminati che hanno fatto da detonatore del focolaio. Gli inquirenti infatti avrebbero puntato i fari anche sul personale presente nelle rsa del Gruppo Sereni Orizzonti e sulle procedure seguite nei momenti in cui è scattato l’allarme. Le condizioni degli ospiti sono state correttamente ’interpretate’ dagli infermiere della casa di risposo? Erano presenti o sono stati allertati dei geriatri? La comunicazione con gli ospedali e poi con le famiglie è stata all’altezza? Serve tempo per le risposte. Ogni documento acquisito dal nucleo Nas dei carabinieri ha la sua storia. Ogni testimonianza, ogni risultato di analisi fornirà un tassello in più per ricostruire in maniera esatta la vicenda. Dall’inizio, alla fine.
Il fascicolo d’inchiesta è sempre a carico di ignoti, e i reati ipotizzati sono omicidio colposo e adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari. Gli anziani morti sono Gianpiero Samuelli, 88 anni, Daria Tanzini, 89 anni, e Carla Ferretti, 80 anni. I primi due erano ospiti della Villa Desiderio di Settignano, mentre la terza vittima in quella di Monsavano a Pelago. La cena ’incriminata’ è avvenuta domenica 9 febbraio. E i primi malori si sono verificati nella notte di domenica e la mattina del lunedì. I decessi sono invece avvenuti uno lunedì mattina, uno lunedì pomeriggio e uno nella notte tra lunedì e martedì.
Il menù ’contaminato’ era a base di passato di carote, verdure, coniglio e patate, pizza. In totale si sono registrati 114 casi di gastroenterite su 173 pazienti presenti nelle quattro case di cura coinvolte di proprietà della Sereni Orizzonti.
In attesa dei primi esiti dell’autopsia svolta sul corpo di Tanzini, secondo quanto emerge da ambienti investigativi, le analisi condotte dagli ispettori dell’Asl Toscana centro sugli alimenti serviti quella sera avrebbero dato esito negativo. Per tutta una serie di batteri come Listeria, Enterotossine, Salmonella, Stafilococchi e altri. Sarebbero stati anche eseguiti oltre cento test delle feci su altrettanti ospiti. E anche in questo caso gli esiti sarebbero al momento negativi.
Le indagini in ambito sanitario, comunque, non sono concluse. E nei prossimi giorni potrebbero essere disposti ulteriori accertamenti sulla catena del freddo. Additata dalla stessa holding come possibile origine dell’infezione. Un pezzo di carne banalmente scongelato e ricongelato senza essere cotto? Una procedura ’saltata’ nel passaggio tra fornitore e centro di cottura? È ancora presto per dirlo.
Ciò che è certo invece, è che l’avvocato Lorenzo Pellegrini, a nome della famiglia Samuelli, ha depositato una memoria difensiva in procura. Ripercorrendo gli istanti del tragico evento, dalla chiamata partita da Villa Desiderio di Settignano alla morte dell’88enne, il legale si sofferma sulla bassa gravità con cui il personale della rsa ha etichettato il suo malore. E sulle cautele adottate dopo la cena e nella notte di domenica, prima della deflagrazione del focolaio.
Sulla scrivania della pm adesso ci sono due richieste di riesumazione. Dopo Samuelli è arrivata anche quella dei parenti di Ferretti. Entrambi i team legali chiedono anche che vengano disposti gli esami autoptici. Secondo quanto emerge, la pm avrebbe espresso parere favorevole.