Firenze, 19 febbraio 2022 - In piazza per dire basta morti sul lavoro. Oggi al presidio davanti alla sede Inail di Firenze, hanno aderito un centinaio di persone. La manifestazione è stata organizzata dai sindacati di base della Toscana e da alcuni movimenti e collettivi della sinistra.
Due gli striscioni esposti con scritto 'Le nostre vite valgono più di vostri profitti' e 'Morte sul lavoro uguale omicidio'. Nel 2021, è stato spiegato, «le denunce di infortunio presentate all'Inail sono state 448.100 e sono morti 1404 lavoratori per infortuni sul lavoro, con un aumento del 18% rispetto al 2020. Apriamo due mesi di lotta». Annunciate anche altre iniziative collaterali di protesta, tra le quali un presidio al tribunale di Firenze per la strage ferroviaria di Viareggio (7 marzo), la solidarietà agli antifascisti sotto processo e la giornata di mobilitazione delle donne (entrambi l'8 marzo), il dibattito aperto sui temi dello sfruttamento e della sicurezza sul lavoro (19 marzo) e l'adesione alla manifestazione 'Insorgiamo' lanciata dal collettivo di fabbrica Gkn (26 marzo). Alcuni dei rappresentanti del collettivo di fabbrica Gkn hanno partecipato al presidio di oggi mentre per quanto riguarda i politici era presente il consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi.
«La politica è assente rispetto a questo tema - ha detto Stefano Cecchi dell'Usb - In Italia esiste la legge 81 del 2008 che dovrebbe tutelare la sicurezza sui luoghi di lavoro, questa legge non viene mai applicata. Durante il Governo Renzi sono stati distrutti poi i servizi ispettivi, in una città come Firenze ci saranno al massimo 10 ispettori sul lavoro, il problema quindi diventa enorme».