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Morto Astori, Malagò: "Giusto fermare la serie A. Rispetto per l'avversario e per l'uomo"

"Astori era un patrimonio del calcio Davide Astori. Doveroso ricordarlo oggi"

Giovanni Malagò

Giovanni Malagò

Firenze, 4 marzo 2018 - "Sono sconvolto. E' una notizia che mi ha choccato. Quando questa mattina mi ha chiamato la Fiorentina per raccontarmi l'assurda tragedia che ha colpito Davide Astori, sono rimasto allibito e senza parole". Lo ha dichiarato il commissario straordinario della Lega Serie A Giovanni Malagò.

"Sono stato assalito da mille pensieri. Ho riflettuto a lungo sul dramma di un ragazzo che nel pieno della sua maturità sportiva ed agonistica scompare in una stanza d'albergo a poche ore da una partita di campionato. L'improvvisa scomparsa di Astori deve ancora una volta porre l'accento sulle necessità di controlli fisici assidui e costanti non solo per il calcio professionistico ma nello sport in generale. Oggi è un giorno triste per il nostro mondo e per questo ho chiesto al Commissario Straordinario della Federcalcio, Roberto Fabbricini, di invitare tutte le Leghe a far osservare un minuto di raccoglimento in tutte le manifestazioni calcistiche che si svolgono in questa giornata. Alla famiglia di Astori, ai suoi cari e alla Fiorentina rivolgo i sentimenti più vivi di condoglianze da parte di tutto lo sport italiano".

"Credo che la decisione assunta di fermare il massimo campionato sia quella giusta: il calcio che io immagino deve essere fatto di valori e di ideali. Ci vuole il rispetto dell'avversario e dell'uomo. Per questo, ripeto, abbiamo preso una decisione non solo giusta ma anche doverosa. Invito tutti a non lasciarsi trasportare da illazioni varie. Ci sarà una autopsia e si faranno tutte le indagini del caso". Queste le parole di Giovanni Malagò, in conferenza stampa, a proposito dello stop della serie A deciso per la scomparsa di Astori. 

"Dopo aver rinviato Genoa-Cagliari, al cellulare ricevevo una serie di messaggi da parte di contatti del nostro mondo, società, il presidente dell'Assocalciatori Tommasi. Tutti mi dicevano che in altre squadre c'erano giocatori, ex compagni, anche compagni di Nazionale, o semplicemente chi lo conosceva a vario titolo: tutti manifestavano la stessa opinione di non volere giocare". 

"Invito tutti a non lasciarci trasportare a nessuna illazione e speculazione. Nessun medico sulla faccia della terra vi potrà mai dire che c'è un rimedio certo e categorico sul rischio di una morte improvvisa come questa. Poi ci sarà un'autopsia e si accerteranno situazioni create". 

"Astori - ha concluso Malagò - era un patrimonio del calcio Davide Astori. Doveroso ricordarlo oggi. Abbiamo saputo del lutto poco dopo le dieci. Poi abbiamo atteso un'ora circa per fare comunicazioni ufficiali, perché si dovevano avvisare prima i parenti".