
Lutto a Sesto Fiorentino per la morte di don Silvano Nistri. Aveva 98 anni (Foto Germogli)
Sesto Fiorentino (Firenze), 22 marzo 2025 – Con don Silvano Nistri, se ne va una delle menti più illuminate della chiesa fiorentina di cui rappresentava, sicuramente, la memoria storica. Il sacerdote, già amatissimo parroco di San Romolo a Colonnata e pievano di San Martino a Sesto Fiorentino, è morto ieri all’età di 98 anni, ne avrebbe compiuti 99 il prossimo 14 agosto. Nistri affiancava all’attività pastorale anche una intensa attività come autore di libri: aveva scritto, fra l’altro, le biografie di don Giulio Facibeni e del cardinale Elia Dalla Costa, oltre che il libro “Pietre vive” (Libreria Editrice Fiorentina) in cui aveva raccontato la vita di alcune figure della Firenze cattolica del Novecento.

La salma di don Nistri è esposta da oggi, 22 marzo, alle 14 nella Cappella di San Giovanni Battista all’interno della Pieve di San Martino dove lunedì alle 10 l’Arcivescovo Gherardo Gambelli celebrerà le esequie.
Compagno di studi di don Lorenzo Milani ne aveva poi condiviso sempre percorso e ideali ed era stato molto vicino anche a La Pira. Cordoglio è stato espresso dal Comune di Sesto Fiorentino: "Con Nistri - ricorda in una nota il sindaco Lorenzo Falchi - perdiamo un sacerdote, un intellettuale, un uomo prezioso sempre appassionato al dibattito democratico e civile del nostro Paese, un sestese che alla nostra comunità ha donato interamente se stesso. Perdiamo un uomo di profonda cultura che ha attraversato un pezzo importante della storia della nostra città, del nostro Paese e della Chiesa italiana, le cui opinioni sono state sempre un contributo importante per tanti, credenti e non. Alla comunità pastorale di Sesto e a tutte le persone per le quali don Silvano è stato un punto di riferimento esprimo la vicinanza mia e di tutta l'amministrazione comunale”.
E anche l’ex primo cittadino Gianni Gianassi lo ricorda con affetto: "Con la morte di don Silvano se ne va un altro, forse l’ultimo, pezzo della Sesto bella del 900. Per un non credente come me Don Silvano ha rappresentato un solido punto di riferimento civico con una religiosità concreta e una presenza nella vita sociale e civile della città importantissima. Fine intellettuale, esegeta di personaggi chiave della Chiesa Conciliare come Don Milani e La Pira ha vissuto la sua sestesità con intensità e discreta partecipazione. Mancherà alla sua comunità pastorale, che lo ha tanto amato, ma anche alla sua Sesto: quella delle belle persone, degli impegni rispettosi ma mai neutrali”.