Firenze, 12 aprile 2024 – Un minuto e 34 secondi in tutto: la morte in diretta video. Il filmato, acquisito dalla squadra mobile di Firenze dalle telecamere a circuito chiuso del Mandela Forum, dove si svolgeva il concerto dei Subsonica, inquadra il momento esatto in cui un membro dello staff del concerto, con indosso una pettorina catarifrangente, sferra un pugno che si rivelerà letale contro Antonio Morra, il 47enne pistoiese morto nella notte dopo una lite.
L’uomo ruzzola per alcuni scalini e precipita a terra privo di sensi mentre scatta l’allarme. L’aggressore, del quale si nota una corporatura particolarmente robusta, si vede in volto anche se l’inquadratura è lontana e non è riconoscibile ad occhio nudo ma non è escluso che la polizia scientifica possa rendere le immagini di una qualità migliore.
L’operaio autore del pugno, in particolare, si vede mentre scende un paio di scalini per raggiungere Morra - maglietta bianca e felpa aperta - e sferrare il colpo quando il 47enne è intento a discutere, probabilmente con un collega della stessa organizzazione.
A quel punto Morra precipita per cinque o sei scalini tra un capannello di persone. Dalle immagini, ad attivazione di movimento, si vedono in particolare tre distinte scene in sequenza ravvicinata. La prima riprende Morra mentre scende la scalinata esterna, barcollando tanto da sbattere leggermente sul corrimano alla sua sinistra. Poi però la sequenza salta al momento della discussione con uno degli addetti che si intuisce dalla vicinanza tra due uomini e infine alla scena del colpo.
L’aggressore è l’unico con il viso rivolto verso la telecamere, gli altri colleghi sono a delimitare l’uscita dalla gradinata, tutti di spalle e con le pettorine catarifrangenti, fattore che sta complicando non poco le indagini della polizia. Nel momento in cui Antonio precipita c’è una persona che sta scendendo velocemente la stessa scalinata e si affretta quando il giovane cade a terra.
Probabilmente si tratta proprio della moglie del 47enne. Al momento del colpo letale ci sono ai piedi della scalinata una decina di persone tra cui almeno otto indossano la pettorina distintiva. Uno, dopo il cazzotto, la sfila. Dal video si vede distintamente un altro uomo con indosso una felpa rossa che ha sicuramente assistito a tutta la scena. Tutti possibili testimoni per ricostruire il dramma avvenuto all’esterno del Mandela. In una serata che doveva essere di divertimento e buona musica e si è trasformata in un incubo.