Firenze, 19 maggio 2024 – “Magia, portami via”. E alla fine se l’è portato via davvero, Franchino. Aveva 71 anni e per gli amanti della notte era probabilmente il vocalist più famoso d’Italia. Al secolo Francesco Principato, ha fatto ballare generazioni di ragazzi. E’ morto stamani, domenica 19 maggio, dopo alcune settimane di ricovero in ospedale. E sul web è già un profluvio di cordoglio e abbracci.
Nato a Caronia, si era trasferito in Toscana all’età di 18 anni per motivi familiari. La sua giovinezza l’ha trascorsa tra Montelupo ed Empoli, dove aveva aperto anche un negozio di parrucchiere. Ma il suo mondo era quello della notte.
Perché la sua morte ci colpisce
Aveva cominciato come vocalist proprio al Seven Eleven di Montelupo Fiorentino, là dove adesso sorge un supermercato. Prima aveva aperto una boutique per parrucchiere sull'Isola d'Elba, dove lavorava parallelamente come dj a Marciana Marina, nella discoteca Capo Nord. Fino al 1987 trascorreva l'estate all'Isola d'Elba e l'inverno in Brasile dove cantava in un gruppo blues
E poi le discoteche più iconiche per gli amanti della musica elettronica e della techno: il Jaiss di Sovigliana a Vinci, l’Insomnia a Ponsacco, l’Imperiale dove esplose e si consacrò. Negli anni d’oro, accompagnava alla consolle i deejay più importanti e famosi d’Italia: Mario Più, Ricky Le Roi, Gabry Fasano, Sandro Vibot. Poi, nel tempo, il mondo della notte è passato di moda, il volume si è abbassto e le luci stroboscopiche si sono affievolite, ma le sue collaborazioni sono andate avanti.
Durante il periodo Covid, da casa sua intratteneva i suoi followers con lunghe dirette nelle quali metteva i dischi e parlava come ai vecchi tempi. “Vivere per vivere”, scrivono i suoi familiari sui social. Uno dei tanti motti che lo renderanno immortale agli occhi di chi, per tanti anni, lo ha seguito ed amato.