REDAZIONE FIRENZE

La morte di Franco Zeffirelli: "Addio Maestro", messaggi di cordoglio da tutto il mondo

Il mondo della politica, della cultura e dello sport si unisce in un unico grande abbraccio

Il ricordo della Fondazione Zeffirelli sul proprio sito

Il ricordo della Fondazione Zeffirelli sul proprio sito

Firenze, 15 giugno 2019 - "La scomparsa di Franco Zeffirelli lascia un grande vuoto nel mondo dello spettacolo e della cultura italiana e internazionale. Con il suo straordinario talento e la sua profonda sensibilità estetica, ha dato vita, nella sua lunga vita di artista, a grandi capolavori nel cinema e nell'opera. Spirito brillante e coinvolgente, ha accompagnato la sua arte con grande passione civile e amore per il suo Paese". Cominciamo con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il lungo elenco di ricordi e pensieri dedicati dalle istituzioni e dai protagonisti del mondo dello spettacolo a Franco Zeffirelli.

Anche la Fiorentina, la sua Fiorentina, che tifava in maniera appassionata, ha voluto rendere omaggio a Franco Zeffirelli. Insieme ai messaggi che arrivano da tutto il mondo. "Tutta la Fiorentina - scrive la società viola con il patron Rocco Commisso - piange la scomparsa del grande Maestro Franco Zeffirelli. Genio fiorentino del teatro e del cinema e grande tifoso". 

"Esprimo tutto il mio cordoglio personale e come Presidente del Senato per la scomparsa del Maestro Franco Zeffirelli, un genio dell'arte e della cultura che nel corso della sua carriera ha fatto della bellezza il suo linguaggio e ha portato lustro al nostro Paese anche come senatore della Repubblica", dice Elisabetta Alberti Casellati, che recentemente aveva premiato il Maestro proprio in Senato. 

IL RICORDO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, CONTE: "ERA AMBASCIATORE ITALIANO DELLA BELLEZZA" (VIDEO)

"Da oggi, senza il maestro Franco Zeffirelli, mi sento più solo. Abbiamo perso non soltanto un grande artista, che ha onorato l'Italia, ma un uomo di grande spessore intellettuale e di grande valore morale e di grande coraggio civile", queste le parole di Silvio Berlusconi.

"Con la morte di Zeffirelli - scrive il presidente della Regione Enrico Rossi - se ne va un altro grande del Novecento, un classico, un esponente di primo piano del patrimonio culturale ed artistico del nostro Paese. Ha segnato un'epoca del cinema e del teatro italiano partendo con Rosi e Visconti e realizzando veri capolavori per il pubblico della Scala o del Metropolitan come per quello del grande schermo". 

Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, esprime "cordoglio a titolo personale e a nome dell'Assemblea toscana" per la morte di Franco Zeffirelli, "costernazione, amarezza e dolore" per la scomparsa del grande regista, "un uomo che ha sempre amato la Toscana e Firenze e ha mostrato in tutte le occasioni profondo amore per la sua terra". Il presidente Giani ricorda, come esempio recente, "l'impegno di Zeffirelli per la realizzazione del museo dedicato alla sua opera, il Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo ora ospitato in San Firenze". "Nel frutto del suo genio e del suo talento c'è assolutamente la componente della formazione, della crescita e del suo legame con Firenze e con la Toscana", conclude Giani.

"Ciao Franco, ciao Maestro. E' stato un onore incontrarti", scrive invece sui social Matteo Renzi

"Ora che è morto tutti ne diranno un gran bene. La verità è che Zeffirelli è stato un grande regista e un personaggio scomodo che non le mandava a dire. Ricordo ancora quando pose polemicamente il suo fiorino nel sepolcro di Oriana Fallaci. Di Firenze è stato un magnifico ambasciatore. Col cinema, il suo vero amore". Così il senatore socialista Riccardo Nencini.

"Salutiamo Franco Zeffirelli, scomparso oggi. Il suo sguardo originale e la sua forza narrativa resteranno scolpiti per sempre, nella storia del cinema italiano e internazionale" è il tweet del sindaco di Roma Virginia Raggi, quella Roma che era diventata la casa del Maestro. 

"Ciao Maestro. E' stato un onore averti conosciuto e aver condiviso con te il sogno del tuo Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo a San Firenze", dice il sindaco di Firenze Dario Nardella, che aggiunge: "Franco Zeffirelli ha sempre amato visceralmente la sua città, anche se da anni gli impegni lavorativi e la fama internazionale lo avevano portato altrove. E proprio qui, nell'ex Tribunale di San Firenze, aveva fortemente voluto il Centro che raccoglie la sua eredità professionale, un centro dedicato all'immane materiale raccolto nei decenni di successi nel cinema, scenografia, teatro, lirica".

"Ci lascia un protagonista della cultura del nostro tempo, un maestro del cinema e dello spettacolo che ha scelto Firenze come luogo custode del suo immenso sapere. A noi resterà oltre al ricordo il compito di tenere viva la sua arte", dice l'assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi. "Apriremo la rassegna estiva di cinema al piazzale degli Uffizi che inizierà nei prossimi giorni - annuncia Sacchi - con il film  “Un tè con Mussolini” in omaggio al Maestro. Appresa la notizia ho subito sentito Pippo Zeffirelli per esprimere il mio più sentito cordoglio e il mio affetto a lui e alla famiglia - aggiunge- Da oggi la comunità fiorentina, italiana e internazionale piange un grande artista e un grande uomo".

Commovente il messaggio dei Frati di Assisi: "Ci lascia un genio che ha raccontato con amore e passione Chiara e Francesco d'Assisi. Ciao Franco, ciao fratello!!!": il frati della comunità francescana umbra salutano così Zeffirelli, attraverso il sito Sanfrancescopatronoditalia.it. Il direttore della sala stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato, ha quindi ricordato come il maestro abbia girato proprio ad Assisi parte di "Fratello sole, sorella luna". "Ha segnato la storia della cinematografia italiana - ha detto - proponendo con coraggio i temi religiosi al grande pubblico. E legando ancora di più il Paese a questi valori".

«Non sta a me ricordare le innumerevoli tappe della sua lunghissima carriera - dice il Sovrintendente del Maggio musicale fiorentino Cristiano Chiarot - in quanto per lui parla e parlerà sempre la storia del '900, e oggi quando la stragrande parte delle parole in suo ricordo potrebbero essere vane, vorrei solo dire che grazie a lui, grazie alla spettacolarità delle sue idee, all'incantamento che sapeva offrirci, abbiamo sognato un pò tutti sia che ci sedessimo in un teatro a osservare le sue scene ricchissime e simili a dipinti, a enormi affreschi, sia che fossimo davanti a un grande schermo».

"Con Franco Zeffirelli scompare non soltanto un regista celebrato in tutto il mondo, ma un uomo di straordinaria sensibilità: cattolico, liberale antifascista prima e anticomunista poi, fustigatore instancabile del politicamente corretto, ha lavorato con i più grandi, da Visconti a De Sica, da Anna Magnani a Elizabeth Taylor, ottenendo indimenticabili successi internazionali. Non stupisce che un tale artista fosse anche un animalista convinto. Gli sono personalmente grata per l’adesione, nel 2010, al movimento “La Coscienza degli animali” di cui sono stata promotrice con un altro illustre italiano che ci ha lasciato: il professor Umberto Veronesi". Questo il ricordo dell'onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente.

"Oggi scompare un grande artista e un grande fiorentino che ha saputo portare nel mondo la creatività e l’artigianalità della nostra città. Zeffirelli ha avuto la straordinaria capacità non solo di fare propria l'identità e l'anima più profonda di Firenze, la sua storia, la sua bellezza, il suo stile unico e inimitabile, ma è riuscito anche a trasformarla in un patrimonio a disposizione di tutti noi che oggi lo ricordiamo”, dice Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze.

"Franco Zeffirelli è stato un maestro, nel senso più autentico e alto dei maestri veri, per tutti noi che abbiamo attinto alla sua arte e al suo genio". L'etoile Carla Fracci e il marito, il regista Beppe Menegatti, ricordano così Franco Zeffirelli. La coppia, che ha appreso della scomparsa del regista a Milano, era unita a Zeffirelli da una lunghissima amicizia personale, che andava oltre gli impegni e i successi in teatro.

"Addio maestro, addio talento grandioso e incommensurabile. Franco Zeffirelli se ne va e lascia un vuoto nell'arte, nel cinema e nella musica. E' stato anche un grande talento visivo che ha realizzato film in cui l'ambientazione spesso maestosa e i costumi sono stati veri protagonisti e con un'attenzione al dettaglio storico di tipo straordinariamente maniacale. Siamo tutti più soli, ciao grande uomo". Così Luca Barbareschi, direttore artistico del teatro Eliseo di Roma.