Morto Messina Denaro, l’ultimo boss condannato per la strage dei Georgofili

Condannato all’ergastolo in via definitiva dalla Cassazione per le stragi del 1993, è stato latitante per 30 anni. A gennaio la cattura

La devastazione in via dei Georgofili (Foto archivio)

La devastazione in via dei Georgofili (Foto archivio)

Firenze, 25 settembre 2023 – Matteo Messina Denaro è morto. Il boss mafioso di Cosa Nostra, arrestato lo scorso 16 gennaio dopo 30 anni di latitanza, è deceduto nella notte a 61 anni nell’ospedale de L’Aquila dove era ricoverato da agosto in una stanza blindata.

Il capomafia era malato da tre anni di tumore al colon. Venerdì 22 settembre era stato dichiarato in coma irreversibile. I medici, sulla base delle indicazioni date dal paziente, che nel testamento biologico ha rifiutato espressamente l'accanimento terapeutico, nei giorni scorsi gli hanno interrotto l'alimentazione.

Messina Denaro, era responsabile anche delle stragi del 1993 tra cui quella di via dei Georgofili a Firenze per la quale, nel 2002, la Cassazione lo aveva definitivamente condannato all’ergastolo.

Quell’esplosione lasciò aperta una ferita insanabile per la città. Nella notte tra il 26 e il 27 maggio del 1993 il Fiorino imbottito di esplosivo saltò in aria in via dei Georgofili nei pressi del Museo degli Uffizi. Provocò la morte di cinque persone, mentre furono trentotto i feriti. Persero la vita Fabrizio Nencioni (39 anni), ispettore dei vigili urbani, e la moglie Angela Fiume (36 anni), custode dell’Accademia, insieme alle loro figlie Nadia (9 anni) e Caterina (50 giorni). Morì nell’incendio dopo l’esplosione anche Dario Capolicchio (22 anni), studente universitario. Ingenti i danni all’Accademia dei Georgofili e alle Gallerie degli Uffizi.