PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Rapinato e pestato in strada, muore dopo un anno di coma

Firenze, l’episodio choc in pieno giorno in via del Sansovino a ottobre 2023. In carcere un 35enne, il complice è fuggito. La procura dispone l’autopsia

L'uomo era entrato in uno stato di coma irreversibile (foto d'archivio Ansa)

L'uomo era entrato in uno stato di coma irreversibile (foto d'archivio Ansa)

Firenze, 18 febbraio 2025 – Lo hanno accerchiato in due. Il primo lo ha tenuto fermo, afferrandolo per una spalla. L’altro ha cercato di svuotargli le tasche. Senza però riuscirci. L’uomo, un fiorentino di 78 anni, ha poi tentato di divincolarsi, ma è stato atterrato con uno sgambetto. Nella caduta, l’anziano ha battuto violentemente la testa a terra. “Emorragia intraparenchimale e subaracnoidea”, è la diagnosi dei medici dell’ospedale Torregalli. È così entrato in uno stato di coma irreversibile. Uno dei due aggressori è stato poi arrestato, l’altro è ancora oggi irreperibile.

I fatti risalgono all’ottobre del 2023. E pochi giorni fa, dopo più di un anno di coma, l’uomo – ormai 80enne – è morto nel lettino della casa di cura Villa delle Terme. L’aggressione si è consumata in via del Sansovino, zona Isolotto, in pieno giorno. Sul posto i mezzi del 118 e la polizia. Uno dei due aggressori è stato identificato e arrestato. Si tratta di un 35enne del Marocco, difeso dall’avvocato Ivan Esposito. È tutt’ora detenuto nel carcere di Sollicciano per un cumulo di pene (soprattutto rapine). Quel giorno, con il suo complice, era partito dalla Cascine: erano le 12 e 30 e arrivati in via del Sansovino hanno subito scelto l’anziano come vittima per una nuova rapina. Nel mirino portafogli, monili e cellulare.

A ottobre del 2023, la pm Ornella Galeotti aprì il primo fascicolo di inchiesta per rapina e lesioni. Mercoledì scorso, dopo il decesso dell’anziano, il pm Antonino Nastasi ha però modificato il reato in omicidio preterintenzionale.

Ieri è stata disposta l’autopsia, che sarà eseguita dal medico legale Martina Focardi. L’esame – i cui risultati si sapranno nei prossimi giorni – chiarirà se la morte sia stata causata dalle lesioni conseguenti all’aggressione.

La moglie della vittima, nel frattempo, è “ferma a quel giorno”, spiega Lucrezia Pellegrini, avvocato della vedova e della figlia. L’uomo, prima dell’aggressione, era in buona salute. Viveva con la donna nella sua Firenze. Nella quale amava fare lunghe passeggiate.

“Si è ritrovata catapultata in un altro mondo – continua il legale –. Il dolore è tanto, e questo anno e mezzo è stato per loro una vera tragedia”. L’aguzzino dell’uomo, si legge negli atti, è un rapinatore seriale e alle spalle ha numerose reati contro la persona. Tutti, più o meno, con le stesse modalità di azione.

“Siamo in attesa degli accertamenti che faranno chiarezza sulle cause del decesso, per poi agire di conseguenza – spiega ancora Pellegrini –. Intanto, la famiglia sta cercando di superare questo momento di grave dolore, con la speranza che un giorno giustizia sia fatta”.

Difficile non pensare anche al caso di Ezio. Il 91enne aggredito a fine agosto nell’androne di casa in via Finiguerra a scopo di rapina. Ezio, anche lui finito in coma, si è svegliato dopo circa un mese.

Per l’aggressione è stata fermata una 25enne di origine romena, senza fissa dimora, che gravitava nell’area di via Palazzuolo-via Finiguerra. Rapina e lesioni le accuse ipotizzate dalla magistratura nei suoi confronti.

Pie.Meca.