Firenze, 29 agosto 2018 - Sulla sua bara fiori di tutti i colori, come era la sua pittura. Tanta tristezza, ma anche la consolazione nel sapere che il ricordo di Nano continuera’ ad accompagnarci, insieme alle centinaia di manifesti cinematografici che hanno dato forma ai nostri sogni. Questo pomeriggio, a salutare Silvano Campeggi nella chiesa della Pentecoste di Bagno a Ripoli, sono arrivati così tanti amici che molti sono dovuti rimanere fuori, per porgere un ultimo sguardo d’affetto al maestro e un abbraccio alla moglie Elena, al figlio Giovanni e ai tre nipoti.
In prima fila le istituzioni con i gonfaloni: il sindaco Dario Nardella, la presidente della commissione cultura di Palazzo Vecchio Federica Giuliani, i sindaco di Barberino val d’Elsa Giacomo Trrentanovi, il console degli Stati Uniti Benjamin V.Wohlauer, gli amici del Lions Club di cui era socio, i rappresentanti dell'associazione di artisti Donatello, la vicesindaca di Bagno a Ripoli Ilaria Belli. E’ stata lei che ha portato il saluto di tutta la comunità, leggendo una lettera del sindaco Francesco Casini: “Grande dolore e commozione. Questo è il sentimento di fronte alla scomparsa di Silvano Campeggi. Nano era una persona solare, disponibile e generosa, protagonista della vita culturale della nostra comunità, una presenza che ci mancherà terribilmente. È stato davvero un grande onore conoscerlo ed averlo come concittadino, ma soprattutto come amico. Non lo dimenticheremo mai”.
Infinito l’elenco delle persone che da mercoledì mattina, quando Nano si è spendo all’età di 95 anni, hanno voluto ricordare l’artista e l’uomo, sottolineando sempre la sua grande la sua grande generosità. “Nel 1979 decise di donare agli Uffizi un suo autoritratto - ricorda Eike Schmidt, direttore degli Uffizi in cui il volto compare nella parte posteriore della tela, mentre nella parte anteriore, Campeggi si mostra di spalle. Uomo sorprendente, con grande senso dell’umorismo, anche quando doveva immortalarsi per le Gallerie degli Uffizi”. Parole di grande affetto arrivano dall’ex sindaco Giorgio Morales che rammenta la mostra di cartelloni organizzata a Palazzo Medici Riccardi nel 1988: “Era un vero artista, credo sia stato il più grande disegnatore dei nostri tempi. Eravamo molto amici e lo ricordo con grande commozione".
Attestati di stima e cordoglio sono giunti dall’Accademia Italiana della moda e dall’Accademia delle Arti del Disegno, di cui era membro dal 2016. E proprio il collegio dei professori, la classe di pittura e tutta l’istituzione presieduta da Cristina Acidini salutano Nano Campeggi col motto “Floreat semper vel invita morte”, fiorisca sempre persino a dispetto della morte, la frase che compare sulla tomba comune degli artisti nella cappella di san Luca nella Basilica della Santissima Annunziata.