Dopo una lunga ricostruzione dei fatti, il pubblico ministero ha chiesto che il giudice condanni a un anno e sei mesi di reclusione la dottoressa Giovanna Sorrentino (difesa dall’avvocato Francesco Maldonato), 60enne di Sesto, responsabile sanitaria e medico specialista di neuropsichiatria, che aveva chiesto di essere giudicata con rito abbreviato. Lo stesso pm – alla luce delle valutazioni successive sulla posizione dell’indagata – ha chiesto il non luogo a procedere per la dottoressa Graziella Bertini, 63enne di Volterra, responsabile del centro adolescenti e giovani adulti della Stella Maris di Fauglia. Il caso è quello della morte di Mattia Giordani, 27enne autistico, soffocato da un boccone mentre cenava a casa, a Calci. Le due posizioni sono arrivate davanti al gup con l’accusa di omicidio colposo. Un’accusa scaturita da fatto che secondo quanto ricostruito in fase d’indagine sarebbe stato omesso di sospendere i rientri a domicilio del 27enne autistico che "ingeriva cibi in modo frettoloso" e aveva già avuto episodi di soffocamento, risolti all’interno della struttura con la manovra di Heimlich praticata da personale formato. Per quanto ricostruito dall’accusa non sarebbero però state fornite ai genitori "al momento dell’uscita settimanale dalla struttura, indicazioni specifiche e dettagliate sull’indispensabilità di una dieta liquida o al più realizzata con pietanze sminuzzate", per evitare il rischio di soffocamento, né sarebbero stati informati "sulle modalità con cui praticare la manovra per deostruirlo" e sulla necessità di sorvegliarlo e assisterlo durante il pasto. Questi sarebbero i comportamenti omissivi che hanno portato il caso davanti al gup. Il giudice si è riservato e si pronuncerà sul non luogo a procedere e sull’abbreviato il 5 ottobre.
Carlo Baroni