REDAZIONE FIRENZE

Sollicciano, giovane detenuto trovato morto. “Aveva fatto ricorso per le condizioni inumane nel carcere”

Il corpo senza vita del 28enne è stato scoperto dal compagno di cella. Ancora da accertare le cause del decesso. Il giovane sarebbe dovuto uscire a novembre 2025

Il carcere di Sollicciano

Il carcere di Sollicciano

Firenze, 23 dicembre 2024 – Un detenuto è stato trovato morto nel carcere fiorentino di Sollicciano

Il ritrovamento è avvenuto nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 dicembre. Secondo quanto si apprende, si tratterebbe di un cittadino somalo di 28 anni. A scoprire il corpo senza vita e a dare l’allarme sarebbe stato il compagno di cella intorno alle 04:45. 

Ancora da accertare le cause, se morte naturale o altro. Il giovane sarebbe dovuto uscire dal carcere a novembre 2025. 

Il detenuto “era arrivato a Roma tre mesi fa, una persona tranquillissima che non aveva mai avuto nessun problema”. A dirlo è Giuseppe Fangani, garante regionale dei detenuti che due settimane fa aveva visitato l’istituto penitenziario fiorentino. "Ho visto un po' di celle e confermo che non è umano vivere in quel modo, non ci sono condizioni corrette di detenzione, è una realtà incivile".

Il giovane, ribadisce il garante dei detenuti di Firenze, Eros Cruccolini, "non era assolutamente attenzionato poiché non aveva mai dato segnale di alcuna problematicità". Tuttavia, "la situazione nelle carceri è drammatica e lo sarà sempre di più perché con non si fa niente per il sovraffollamento. Sollicciano ha poi l'aggravante della struttura, il ministro Nordio dovrebbe venire a vederla. La prima cosa da fare, però, è quella di ascoltare i detenuti".

Il 28enne somalo, afferma Emilio Santoro presidente del comitato scientifico dell'associazione Altrodiritto "era uno di quei 100 che avevano fatto ricorso ai magistrati per le condizioni di detenzioni inumane. Poche ore è stato portato via il cadavere per l'autopsia, alla presenza anche di due persone del nostro gruppo".

Di "carcere allo sbando più totale" parla Eleuterio Grieco, segretario generale regionale Uil Pa polizia penale. "Manca la direttrice, che è in malattia da un mese, non c'è acqua, il riscaldamento va a singhiozzo. Insomma, sembra che il mondo degli ultimi non interessi più a nessuno".