Firenze, 23 febbraio 2017 - È morto a Firenze, in seguito a un improvviso malore, Walter Romani, 67 anni, artista-artigiano del gioiello contemporaneo e non solo, che nella bottega-atelier Gatto Bianco, in borgo Ss.Apostoli, a due passi dal ponte Vecchio, esponeva le creazioni frutto della collaborazione con la moglie Carla Tettucci. Originario della Maremma, Romani si era trasferito a Firenze negli anni '70 per gli studi universitari alla facoltà di lettere e filosofia poi abbandonati per dedicarsi ai suoi interessi artistici.
Negli anni '80 nasce poi Gatto Bianco, nome del marchio e del negozio che deriva da una ceramica decò austriaca acquistata da Romani e dalla moglie poco prima di intraprendere l'attività di creatori di gioielli. Monili realizzati non solo in argento e oro, ma con i materiali più vari, dalle perle al sughero, pezzi unici o collezioni di multipli, trasformabili anche, con l'impiego di metalli preziosi a volte solo in modo invisibile, ad esempio unicamente nei perni degli orecchini, dalle forme geometriche, con architetture appuntite o a molla, ardite a volte ma comunque eleganti e raffinate come una collana composta con elementi metallici, tartaruga e plexiglass creata nel 1984 e alla quale Vogue dedicò una pagina.
Lavori andati in mostra anche in Giappone e a Londra, pezzi di «design fatto a mano», raccolti pure in un volume fotografico, 'Gioielli addosso', per raccontare 30 anni di creatività e dedicato ai loro estimatori. Romani, parallelamente al gioiello, alla metà degli anni, aveva intrapreso un'altra carriera artistica, 'scoprendo' il cartone e trasformandolo in dipinti e sculture. Una mostra antologica dedicata alla sua attività e ricerca artistica, 'Agila', con catalogo presentato da Mario Luzi, fu organizzata nel 2004 a Villa Vogel a Firenze dove ieri familiari e amici gli hanno dato l'ultimo saluto.