PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Moschea di Firenze, sfratto rimandato a novembre

E’ in stato avanzato la trattativa per l’acquisto del nuovo fondo in piazza dei Ciompi

Moschea in piazza dei Ciompi a Firenze

Firenze, 26 settembre 2023 – Lo sfratto della moschea di piazza dei Ciompi, in programma per oggi, è stato rimandato al 9 novembre alle 9.30.

La decisione è stata presa dopo l’incontro avvenuto oggi tra il legale della comunità islamica, il legale della proprietà del fondo di Borgo Allegri e l’ufficiale giudiziario.

Una data che tuttavia potrebbe slittare ancora, in quanto filtra ottimismo da entrambe le parti per una risoluzione pacifica del caso. Tutto verte sulle tempistiche con le quali la comunità islamica si trasferirà nella sua nuova casa religiosa.

E’ in stato avanzato la trattativa per l’acquisto del nuovo fondo in piazza dei Ciompi dove c’era una filiale di banca Intesa, proprio di fronte all’attuale centro di preghiera sotto sfratto.

E se per la raccolta fondi non "dovrebbero esserci problemi”, spiega l’imam Izzedin Elzir, sono emersi invece alcuni intoppi tecnici per l’acquisto dei nuovi locali. “C’è stato un innalzamento del prezzo del fondo - spiega l’avvocato della comunità, Samuele Zucchini -, dovuto a un errore della proprietà e del Comune di Firenze”.

Un sovraccosto che sembra essere dovuto alla "riqualificazione dell’immobile avvenuta - spiega l’Imam - dopo lo smaltimento delle casseforti rimaste in alcuni locali della ex banca. Ma siamo ottimisti, si sono resi conto dell’errore e a breve dovremmo fare il rogito per l’acquisto definitivo”.

Rimane tutto da decidere anche per quanto riguarda l'insediamento nella nuova ‘casa’. “Ci saranno da fare dei lavori - continua Elzir-, noi ci auguriamo di fare una grande festa di inaugurazione per gennaio 2024, ma non credo che sia fattibile. Staremo a vedere”.

Da Palazzo Vecchio si fa sapere che gli uffici comunali su richiesta della proprietà avrebbero organizzato un incontro nei prossimi giorni e che, stando a quanto fa sapere la stessa amministrazione comunale, "non risulterebbero errori da parte dell’amministrazione".