CLAUDIO CAPANNI
Cronaca

Moschea Firenze, offerta ufficiale alla banca. L’imam: “Incrociamo le dita”

Ma la comunità al lavoro per altri due fondi da 500 metri quadrati: “Speriamo che tutto vada per il meglio”

L’imam Izzedin Elzir il giorno del rinvio dello sfratto dal fondo di piazza dei Ciompi

Firenze, 11 maggio 2023 – L’offerta è stata ufficializzata ieri mattina, nell’ultimo giorno disponibile, anche per altri possibili acquirenti, per farsi avanti e manifestare l’interesse all’acquisto del fondo da 490 metri quadri di via Martiri del Popolo che la comunità musulmana fiorentina sogna possa diventare la nuova moschea. Proprio a un passo dall’immobile attuale di proprietà della Finvi di Prato dove i musulmani sono sotto sfratto. Adesso la palla è tutta in mano a Intesa San Paolo, proprietaria del fondo che ospitava l’ex filiale di Banca Intesa, oggi corteggiato dall’imam e messo in vendita per 1 milione e 250mila euro. La stessa cifra messa sul piatto. La risposta, negativa o positiva, potrebbe arrivare al massimo in un paio di settimane.

“Adesso – commenta l’imam Elzir – siamo in attesa di sapere se ci siamo aggiudicati o meno lo spazio dove esercitare la preghiera. Ovviamente ci auguriamo che tutto vada per il meglio e che l’esito sia positivo. Nel mentre vorrei ringraziare il Comune di Firenze, nelle persone del sindaco Dario Nardella e dell’assessore Sara Funaro per averci accompagnato ed esserci stati vicini in questo percorso”. Ma se un altro acquirente piazzasse sul piatto un’offerta più alto o se la proprietà non scegliesse la comunità musulmana, cosa accadrà? L’imam non è stato con le mani in mano. “Stiamo tenendo sotto osservazione – spiega – altre due realtà, entrambe da circa 500 metri quadrati”. Tutte e due si trovano sempre nel Quartiere 1 e sono a breve distanza dalla sede attuale del centro di preghiera. Tra quelle passate in rassegna nei giorni scorsi c’è anche un’ex carrozzeria nella zona di piazza Beccaria che avrebbe gli stessi requisiti di metratura. In tutti i casi la risposta al piano B e al piano C arriverà a stretto giro di posta, entro 15 giorni.

“Ma al momento - aggiunge - teniamo le dita incrociate per il fondo in via Martiri del Popolo. L’offerta non è vincolante, quindi spetta solo alla proprietà decidere”. Per quanto riguarda la ’vecchiamoschea in piazza dei Ciompi invece l‘esecuzione dell’ufficiale giudiziario resta fissata all’8 giugno. Una data entro il quale però l’imam punta a chiudere una delle tre partite, in modo da lasciare il fondo in tempo. Anche se la sua priorità resta avere un luogo di preghiera. «Resteremo fino a che – ha sempre detto – non avremo un’alternativa».

La Finvi presente lo scorso 27 aprile allo sfratto poi rinviato, aveva rispedito al mittente l’offerta della comunità: il rinvio al 1 novembre con saldo anticipato delle mensilità di maggio, giugno, luglio, agosto, settembre ed ottobre, con il tacito impegno ad andarsene prima appena pronta l’alternativa”.