Firenze, 26 aprile 2023 – E’ previsto per la giornata di giovedì 27 aprile lo sfratto della moschea di Firenze, che ha sede in piazza dei Ciompi, in pieno centro storico a Firenze. Il sindaco, Dario Nardella, parla di "giornata delicata".
Sulla questione "c'è grandissima attenzione da parte della Prefettura, delle forze dell'ordine e del Comune. Mi auguro che non ci sia alcun tipo di disordine. Mi auguro davvero che si faccia di tutto per evitare qualunque possibile problema d'ordine pubblico", sottolinea a margine dei lavori del Consiglio metropolitano.
Lo dice guardando al futuro, e così rilancia: "Tutti noi dobbiamo andare incontro alle esigenze della comunità islamica, che chiede solo un po' di tempo in più per arrivare a una soluzione su cui, lo posso testimoniare, c'è il massimo impegno. Sta lavorando molto seriamente".
Stessa cosa per l'amministrazione: "Principalmente con l'assessora Sara Funaro stiamo supportando giorno per giorno la comunità, con un lavoro paziente".
Anche se, spiega, "è chiaro che non possiamo sostituirci alla comunità: non sta a noi costruire, realizzare, pagare l'opera o il luogo di preghiera".
Tuttavia "è nostro dovere supportare l'associazione e la comunità islamica nel trovare una soluzione". Il punto, infatti, "è che qui stiamo parlando di un diritto fondamentale che appartiene a ogni comunità religiosa, quello di pregare. E quando una comunità religiosa non ha un luogo dove pregare non si tratta di un problema privato, ma riguarda tutta la città e la comunità pubblica".
Poi il sindaco fa un appello ai prorpietari dell’immobile della moschea di piazza dei Ciompi, il fondo pratese Finvi, «che si faccia carico di una situazione estremamente complessa e delicata e si renda disponibile ad aiutare. Stiamo parlando pur sempre di uno sgombero di un luogo di culto, un fatto eccezionale».
«Vediamo le difficoltà della comunità islamica nel trovare un luogo di culto per il futuro – dice l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori – e adesso ci troviamo in questa difficoltà che ci fa soffrire tutti». Il cardinale ha parlato nel corso di un evento a Palazzo Vecchio con monsignor Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini.
«Due, tre anni fa avevamo firmato un accordo - ha ricordato Betori - con l'imam e col rettore dell'Università di Firenze per la cessione di un terreno su cui costruire la moschea. Poi la cosa non è andata avanti, anche per una scelta etica interessante della comunità islamica, quella di non avvalersi di finanziamenti che non fossero sicuri nella provenienza, e che vincolassero la nomina dell'imam».
Intanto la comunità islamica sta cercando altre soluzioni. Secondo quanto appreso, quella che al momento è la preferita riguarda un immobile in via Martiri del Popolo, di 487 metri quadri, di proprietà del gruppo bancario Intesa Sanpaolo e nelle vicinanze da piazza dei Ciompi. Sull'immobile, si apprende da Intesa Sanpaolo, è in atto una procedura pubblica di vendita i cui termini scadono il 10 maggio e il valore è di 1,25 milioni di euro.