Certi amori nascono tardi. Poi però non si scordano più. Rimanendo ben presenti nella memoria di chi li ha vissuti, direttamente o - magari - da vicino. Anche per questo Pontassieve ha voluto rendere omaggio a Sandra Milo. Ad un mese esatto dalla scomparsa della star, è stata la prima città in Italia a ricordare in modo ufficiale una delle figure più importanti del cinema italiano. Nel foyer del rinnovato Teatro Cinema Italia è stata inaugurata la mostra fotografica dedicata alla grande attrice. Un omaggio a Sandra Milo, con una serie di scatti fotografici tratti dal set del film ‘Che bella storia la vita’, nel quale il regista pontassievese Alessandro Sarti ha diretto l’ultimo lavoro di Sandrocchia.
Tutto si è svolto alla presenza del figlio di Sandra Milo, Ciro De Lollis. Insieme a lui, tra gli altri, il vicesindaco di Pontassieve, Carlo Boni, i sindaci di Rufina, Vito Maida, e di Pelago, Nicola Povoleri. Oltre ai rappresentanti della Bcc Pontassieve, al cui impegno si deve il ritorno all’antico splendore dello storico Cinema Teatro Italia. All’interno, la sala si è riempita in ogni singolo posto. In tutto 340 posti, il massimo della capienza, andati esauriti. Con tante persone che avrebbero voluto esserci ma non sono riuscite a trovare posto a causa della grande richiesta. Pontassieve nel corso delle riprese è divenuta luogo del cuore di Sandra Milo. Lei ha creato un legame forte con città e persone. Grazie al suo carattere, certo, ma anche al lavoro di Alessandro Sarti, ex assessore alla cultura ed ora regista con già ottimi successioni carriera. Nessuno, ancora, in Italia aveva celebrato la Milo. Ultima patria, prima nella memoria. Pontassieve è fatta così.
Leonardo Bartoletti