
Una delle opere di Mattiacci in mostra al Forte Belvedere di Firenze
Firenze, 1 giugno 2018 - Spalti e Palazzina del Forte di Belvedere ospitano fino al 14 ottobre, «Gong», imponente mostra antologica dedicata a Eliseo Mattiacci (nato a Cagli nel 1940), considerato tra i protagonisti dell’arte contemporanea. La mostra, a cura di Sergio Risaliti, è promossa dal Comune di Firenze. Di sicuro Mattiacci è stato un precursore dell’arte povera che si è sempre distinto per un uso spregiudicato di vari materiali, soprattutto metallici, più o meno malleabili.
Dunque a lui che rappresenta l’avanguardia di fine anni ’60, è dedicata questa che sarà la mostra dell’estate con tanto di vero gong dall’artista stesso forgiato e posizionato al Forte Belvedere in una galleria tra i terrazzamenti. Venti le sculture all’esterno del Forte e all’interno della Palazzina, circa sessanta i disegni che per la prima volta rendono merito all’attività grafica di Mattiacci. «Con questa esposizione Firenze riesce ancora una volta a non essere banale – ha detto il sindaco Dario Nardella – a essere, anzi, una città capace di stimolare discussioni e dibattiti ed un modello di sperimentazioni artistiche e culturali valido in tutto il mondo».
Le opere di Mattiacci sono in ferro e frazionano il panorama di Firenze, il più bello del mondo, senza disturbare. C’è forse un esercizio che porterebbe, secondo il messaggio dell’artista, arrivare al cielo tra orbite di pianeti e astri, che appartengono all’universo infinito, per tracciare mappe stellari che adesso come milioni di anni fa funzionano come simboli e rituali. «Mi sento attratto dal cielo con le sue stelle e pianeti e, al di là, dalle nostre galassie – ammette non a caso l’artista– è immaginazione che va oltre, come a voler sfidare la fantasia stessa, come in un sogno. Mi piacerebbe lanciare una mia scultura in orbita nello spazio».
Al Forte Belvedere sono esposti i lavori realizzati da Mattiacci da fine anni ’80 fino a gli anni più recenti, come i due totem Verso il cielo (1987) e Vedere verso l’alto (1992), Equilibri precari quasi impossibili (1991), Segno Australe - Croce del Sud (1991), Colpo di gong (1993), Vie del cielo (1995), il ciclo di orbite di Ordine cosmico (1995-96), Totem con nuvola (1996) e l’inedita Scultura che guarda (2008-2009). Al Forte è aperto anche il punto ristoro. Da vedere.