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Mostro, caso in Parlamento: "Cercate il dna sui corpi". Interrogazione a Nordio

Deputato di Fdi appoggia la richiesta di riesumazione di due cadaveri lanciata dall’avvocato delle famiglie delle vittime di Sagginale e Scopeti.

Mostro, caso in Parlamento: "Cercate il dna sui corpi". Interrogazione a Nordio

Pietro Pacciani, il contadino morto nel 1998 dopo una condanna in primo grado e un’assoluzione in appello

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La richiesta, lanciata dall’avvocato Vieri Adriani, di riesumare i corpi di due vittime del mostro in cerca di un dna, trova una sponda in Parlamento. Il vicepresidente di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, a ha infatti presentato un’interrogazione al ministro della giustizia Carlo Nordio, "affinché la procura di Firenze riesumi i corpi di Stefania Pettini e Jean Michel Kraveichvili, due delle 14 (o 16) vittime del Mostro di Firenze, per come richiesto dai loro stessi congiunti, dopo il ritrovamento di un Dna ignoto", dice il deputato.

"Non voglio fare dietrologie, né difendere nessuno - prosegue -, né posso dire ovviamente qualcosa in materia se non quello che disse il mio grande concittadino, Francesco Bruno, che si disse convinto che il Mostro fosse ancora vivo. Dinanzi a una possibile notitia criminis la procura di Firenze deve agire, peraltro avendo anche l’autorizzazione dei familiari di questi due poveri ragazzi, uccisi brutalmente".

Ma c’è la possibilità che i corpi delle due vittime della calibro 22 conservino tracce dell’assassino? Il delitto di Sagginale, in cui vennero uccisi Stefania Pettini e il fidanzato Pasquale Gentilcore, è avvenuto esattamente 50 anni fa. La dinamica ricostruita dagli atti processuali fa presumere che l’assassino abbia avuto un contatto ravvicinato con lei, anche se resta da capire in che condizioni fosse la giovane quando l’ha finita. Di sicuro, il mostro la estrasse dalla Fiat 127, continuò a infierire sul corpo con la punta del coltello (anche se le nostre cronache dell’epoca parlavano della punta di un cacciavite) e infine le infilò un tralcio di vite nella vagina. Il killer si prese anche la sua borsa, che venne ritrovata a distanza di qualche centinaio di metri, nei campi circostanti. I progressi della scienza genetica suggerirebbero di fare un tentativo, nonostante la grossa incognita delle condizioni in cui potrebbe trovarsi il cadavere a distanza di cinque lunghi decenni. Analoga prova, ha richiesto ancora Adriani, sulla salma - sepolta in Francia - di Jean Michel Kraveichvili. Anche lui venne ritrovato fuori dalla tenda in cui, con la fidanzata Nadine Mauriot, stava pernottando nel settembre del 1985 a Scopeti. Ha lottato con il mostro? Il mostro ha lasciato sui suoi resti delle tracce? Al procuratore Spiezia, il capo dell’ufficio, la risposta sulla fattibilità di queste iniziativa.

ste.bro.