Firenze, 4 novembre 2024 – Un esperto di tessuti analizzerà lo squarcio nella tenda di Scopeti: è iniziato stamani, in Procura, l'accertamento sul reperto in cui il mostro di Firenze uccise le sue ultime due vittime, i francesi Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili nel settembre del 1985. L'analisi è stata richiesta dagli avvocati Valter Biscotti e Antonio Mazzeo, i legali del nipote di Mario Vanni, il postino di San Casciano condannato all'ergastolo per quattro duplici omicidi (tra cui quello di Scopeti): i due legali stanno preparando una richiesta di revisione della condanna alla corte d'appello di Genova.
Sempre nell'ottica della richiesta di revisione, i legali hanno effettuato un esperimento sulla piazzola di Scopeti, affidato ad entomologi. Secondo la conclusione degli esperti, il delitto è da retrodatare di almeno un giorno e questo inficerebbe la testimonianza del "supertestimone" Giancarlo Lotti.
Lotti descrisse anche il taglio della tenda da parte di Vanni, circostanza che oggi i legali vogliono accertare con l'affidamento al consulente Primo Brachi di Prato dell'analisi della compatibilità della rottura della tenda con una lama e con la dinamica descritta dal testimone. Gli avvocati di Vanni, scomparso nel 2009, si avvalgono anche nelle vesti di consulente di Francesco Cappelletti, fondatore del sito sul tema ‘insufficienza di prove’.
"Ringraziamo la fattiva collaborazione della procura della Repubblica che ci ha messo a disposizione tutto quello che abbiamo chiesto per le nostre attività legale alla richiesta di revisione”, ha detto l'avvocato Valter Biscotti.