Motociclista scivola sulla ghiaia. Il giudice dà la colpa al Comune . Ora un risarcimento di 84mila euro

La sentenza: "Gli enti proprietari delle strade, devono provvedere alla gestione e alla pulizia"

Motociclista scivola sulla ghiaia. Il giudice dà la colpa al Comune . Ora un risarcimento di 84mila euro

Vigili intervengono. su un sinistro stradale

Costa caro al Comune di Barberino quel ghiaino sulla strada del lago di Bilancino: il Tribunale di Firenze lo ha condannato a pagare un sostanzioso risarcimento al motociclista che d’improvviso aveva perso il controllo del mezzo, a causa dei sassolini presenti sul manto stradale, ed era finito nella corsia di marcia opposta scontrandosi frontalmente con un’autovettura.

Così la sentenza del giudice della Sezione Seconda Civile, Massimo Maione Mannamo dà ragione al motociclista che aveva chiesto i danni: in tutto oltre 83mila euro più le spese, e di questi 54.500 euro sono per indennizzare i danni fisici subiti, e 14 mila euro per la moto danneggiata, oltre ad altri 14 mila per i compensi.

Ora l’amministrazione comunale dovrà decidere se procedere con il pagamento – peraltro coperto da una polizza assicurativa – oppure presentare appello contro la sentenza. Il fatto accadde nel maggio di cinque anni fa: un gruppo formato da tre motociclisti viaggiava sulla strada comunale che costeggia il lago di Bilancino, intitolata a Gastone Nencini.

Improvvisamente uno dei tre, l’ultimo della fila, sbanda e va a scontrarsi con un’auto che proveniva in senso opposto. Nell’urto e nella caduta l’uomo riporta lesioni e viene ricoverato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Prato e poi qui ricoverato in Ortopedia dove viene sottoposto ad intervento chirurgico per frattura dello scafoide carpale e del polso sinistro, poi dimesso "con postumi permanenti".

L’infortunato attribuisce la causa dell’incidente alla "presenza sul manto stradale, all’altezza di via Montui, del pietrisco portato a valle da quest’ultima strada" e accusa poi il Comune di "non aver rimosso il pietrisco dal manto stradale e/o per non aver indicato con apposita segnaletica la presenza del pericolo, omettendo completamente l’apposizione di preventive segnalazioni". Il Comune si è difeso sostenendo che la causa dell’incidente fosse piuttosto "da ascriversi alla condotta di guida imprudente" del motociclista e "non alla presenza di alcuni sassolini sulla sede stradale".

Peraltro il pietrisco finito su via Gastone Nencini proveniva da una strada vicinale, non appartenente al demanio. Il giudice però ha dato credito al motociclista, accettando la tesi che le moto andassero piano "con andatura di circa 30-35 km/h" ed evidenziando che "gli enti proprietari delle strade, devono provvedere, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi; al controllo tecnico dell’efficienza delle strade e relative pertinenze; alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta".

Cosa che nel caso non era stata fatta. Da qui la richiesta al Comune di risarcire il motociclista scivolato sul ghiaino.

Paolo Guidotti