REDAZIONE FIRENZE

Mugello in ginocchio, isolati per le frane

Il Mugello è in ginocchio. Le piogge hanno aperto gravi ferite: saltati collegamenti stradali e ferroviari, centinaia di persone sono...

Il Mugello è in ginocchio. Le piogge hanno aperto gravi ferite: saltati collegamenti stradali e ferroviari, centinaia di persone sono...

Il Mugello è in ginocchio. Le piogge hanno aperto gravi ferite: saltati collegamenti stradali e ferroviari, centinaia di persone sono...

Il Mugello è in ginocchio. Le piogge hanno aperto gravi ferite: saltati collegamenti stradali e ferroviari, centinaia di persone sono sfollate a causa dell’alluvione che ha portato acqua e fango nelle loro abitazioni, centinaia di frane e smottamenti mettono a rischio case e strade. I Comuni chiedono aiuto al Governo, chiamato a dichiarare lo stato di calamità nazionale. Saranno necessarie ingenti risorse. "Ormai – dice il sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti – per noi non è più una questione di viabilità, ma di vivibilità. Perché è impossibile vivere, lavorare e studiare essendo isolati". E il rischio dell’isolamento c’è: la strada "bolognese", collegamento tra Mugello e Firenze è interrotta a Vaglia, e il fronte di frana è preoccupante. La strada Faentina che univa Marradi al Mugello e alla città sembra bombardata in più punti, con smottamenti e crolli, fino ad arrivare a Casaglia, dove la strada si interrompe per una frana estesa. Non ci si muove in auto, si prenderà il treno. Nemmeno quello, perché la ferrovia Faentina è stata presa di mira dalle frane. Si viaggia solo tra San Piero e Firenze. Da Borgo San Lorenzo a San Piero a Sieve niente treni. E situazione ancor più grave è sulla linea da Borgo San Lorenzo a Marradi. Nel dramma poi è la rete viaria minore. Confidustria ha lanciato l’allarme: "Siamo – ha detto il presidente della zona Mugello Val di Sieve - in un territorio fragile che necessita di cure non più rinviabili. Non è più solo una questione dei comuni di zona: è un presidio industriale vitale per l’area metropolitana".

Paolo Guidotti